
(ANSA) – ROMA, 16 DIC – “Sul Livorno Calcio occorre prudenza:
perché è un accordo molto positivo che evita il fallimento, ma
resta da trovare la soluzione per concludere la stagione; perchè
dipende dall’incertezza che attraversa il calcio per la sordità
del governo sulla necessità improcrastinabile dei ristori per
fronteggiare i danni irreversibili dovuti al covid. Terzo, per
il rischio che incomprensioni e dissidi di questi mesi, tra i
protagonisti della vicenda Livorno, possano aver lasciato
strascichi e incrinato il rapporto di fiducia tra gli stessi”.
Così Francesco Ghirelli, Presidente di Lega Pro, sull’andamento
delle trattative per il salvataggio del club toscano. Per
Ghirelli “l’azione congiunta con il sindaco Luca Salvetti, a cui
va riconosciuto un ruolo insistente nel cercare una soluzione
con grande passione e credibilità, ha evitato il fallimento. Si
è sperimentata una modalità di governo dell’emergenza che può
tornare utile anche in altri contesti. Si è lavorato per isolare
i soliti avventurieri e incoraggiare chi poteva garantire l’oggi
e il futuro, per capacità manageriali e disponibilità
finanziarie. Chi si è impegnato in questa opera e metterà
risorse finanziarie vere andrebbe ringraziato da tutti, so che
per qualcuno il passato pesa nel giudizio ma auspico che
prevalga la valutazione di come si sia operato sull’oggi,
sull’operazione di salvataggio difficile e onerosa. Ciò
consentirà di costruire le condizioni migliori affinché tra i
protagonisti del salvataggio di queste ore, che passa
attraverso il pagamento degli emolumenti dovuti ai tesserati,
possa concludersi la trattativa sulla governance per la gestione
del campionato in corso”.
“Ai tifosi – prosegue Ghirelli- dico che la loro passione è
stata una spinta forte e utile per evitare il crac. Ma isolate
chi in questi mesi ha operato con atti violenti, che hanno messo
seriamente in pericolo la possibilità di trovare una soluzione”.
Infine un ringraziamento “al sindaco, persona capace che ha
fatto la differenza per il lavoro decisivo che ha svolto. Nel
governare ci sono momenti in cui a prevalere sono l’intuito, le
capacità manageriali, a volte il buon senso ma quello che decide
è il coraggio, cioè il rischiare mettendoci la propria faccia”.
(ANSA).
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