Calcio. Mancio prova la fuga di Natale

MANCINIMANCA un ultimo regalo per arrivare al meglio al Natale. L’Inter finirà davanti a tutti, a prescindere dal risultato di stasera al Meazza contro la Lazio, ma vincere vorrebbe dire non fermare la corsa, lanciare un ulteriore messaggio alla concorrenza e superare un ostacolo in più nella volata al titolo d’inverno. Per Mancini è un tuffo nel passato biancoceleste, vissuto da calciatore e allenatore, di fronte a una squadra con cui non ha mai perso da tecnico dell’Inter. Un avversario in difficoltà, nonostante la qualificazione ai quarti di finale di Coppa Italia, ma di cui Mancini non si fida. «La Lazio – dice il timoniere nerazzurro – è forte, competitiva, ha una classifica che non rispecchia i valori della squadra. Biglia è fondamentale a centrocampo, ma anche Candreva e Felipe Anderson sono giocatori che fanno la differenza». Finora l’hanno fatta di più e meglio quelli dell’Inter, che stanno andando anche oltre le previsioni, dei tifosi e dello stesso Mancini.
Il tecnico continua a seguire la linea del basso profilo, almeno nelle dichiarazioni: «Io penso che Juventus, Napoli, Roma o Fiorentina saranno le prime tre squadre a fine campionato, in un ordine da stabilire. I bianconeri, se noi siamo una 500 XL, sono una Mercedes. Sappiamo che anche con una squadra forte vincere non è mai semplice, ma vedremo a fine anno quanti punti avremo fatto». Inutile provare a forzare la mano in conferenza sulle intenzioni in vista del mercato di gennaio.
«NON CREDO faremo nulla», è il mantra che Mancini ripete da diverse uscite. Dalla società trapelano notizie che danno credito a questa volontà o che comunque confermano un trend certamente diverso da quello estivo. La squadra è stata già abbondantemente rafforzata, i risultati lo dimostrano e a meno che qualcuno non chieda di andare via di movimenti ce ne saranno pochi anche in uscita, giusto un paio di prestiti (Gnoukouri, Manaj) e uno o due esuberi in difesa. Non si muoveranno i cinque titolari annunciati ieri per stasera (Handanovic, Murillo, Miranda, Medel, Brozovic) a cui dovrebbe aggiungersi il trio formato da Ljajic, Jovetic e Icardi, con la conferma di Melo e dei due esterni bassi Montoya e Telles. Questo salvo sorprese che finora ci sono sempre state e hanno spiazzato per primi gli avversari. Un’ulteriore sorpresa è stato vedere ieri ad Appiano Gentile Massimo Moratti, che ne ha approfittato per salutare squadra, staff tecnico e i rappresentanti delle varie aree del club. «Finora – dice Mancini – è stata una grande soddisfazione risalire posizioni in classifica rispetto alla scorsa stagione. La vera delusione di quest’anno è stata l’ultima operazione che ho fatto». Lo dice col sorriso: trattasi semplicemente di un intervento al menisco che ieri lo ha fatto zoppicare vistosamente. Nulla che possa impedirgli di essere regolarmente in panchina a San Siro.

Resto del Carlino