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(ANSA) – ROMA, 01 DIC – “Brava Frappart: l’ho vista
arbitrare, e non c’era alcuna differenza da un uomo. Che domani
diriga Juve-Dinamo in Champions fa scalpore, ma non mi
meraviglia”. Donne che arbitrano gli uomini. Muri che cadono.
Forse presto anche nella serie A italiana. “Da 18 anni sono
arbitro e se devo immaginare quando arrivero’ fin lassu’, dico: ‘quando l’avro’ meritato, noi donne di discriminazione non
vogliamo sentir parlare neanche al contrario”, dice all’ANSA
Maria Marotta, il fischietto al femminile salita più in alto,
commentando la designazione di Stephanie Frappart in Champions.
Marotta, 37enne del Cilento, è arbitro internazionale, negli
organici della C maschile e ha diretto un mese fa una squadra di
B, il Cosenza, nella sfida di Coppa Italia al Monopoli.
“L’Italia ha un gran bel movimento al femminile, e io piu’ che
sentirmi un simbolo ogni volta penso: ‘Maria, non fare errori o
rovini tutto quello che noi donne abbiamo costruito”. (ANSA).
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