Calcio. Massimo Maccarone. Un 2015 incorniciato da 10 gol A 36 anni sembra un ragazzino

massimo-maccarone-maccarone-empoli-bolognaDOPPIETTA (con un filo di gas) del trentaseienne Massimo Maccarone. Punizione-gioiello (telecomandata nel sette) del coetaneo Franco Brienza.
Morale: il futuro sarà anche dei ventenni, ma la serie A resta un paese per vecchi: specie se i vecchi hanno le qualità tecniche, e godono della salute, dei Maccarone e dei Brienza. Brienza, già.
Quando a luglio lo ha visitato a Casteldebole il dottore rossoblù pare che gli abbia sussurrato all’orecchio: «Brienza, dica 33». «Guardi che son 36…». La sostanza non cambia: sano, abile e arruolato. Così integro e in palla, a dispetto delle trentasei primavere festeggiate a marzo, che il suo 2015 è stato un anno da incorniciare. Score da top-player il suo: 8 reti da gennaio a giugno con la maglia del Cesena, giocando (e ci mancherebbe che non fosse stato così) sempre da titolare; 16 gettoni su 17 partite di campionato per 1.048 minuti (è rimasto a guardare solo il 21 novembre con la Roma) nel Bologna che è stato prima di Rossi e poi di Donadoni, con contorno di 2 reti (all’Atalanta e all’Empoli) e 3 assist.
Numero di ruoli interpretati nei suoi primi quattro mesi in rossoblù? Pressoché infinito: da trequartista a mezzala, passando per regista. Perché, come ha scolpito Donadoni appena ha messo piede a Casteldebole, «uno con le qualità di Brienza può giocare quasi dappertutto».
Non male per un ragazzo (stagionato) che a luglio si presentò a Castelrotto in punta di piedi e che in conferenza stampa, con a fianco l’ad Claudio Fenucci, disse solo: «Fisicamente sono integro e ho ancora tanta voglia di divertirmi. Il bello del calcio è che alla fine parla il campo».
E il campo ha parlato: forte e chiaro. Brienza è stato uno dei pochi rossoblù a salvarsi nella disastrosa (alludiamo soprattutto ai risultati) gestione Rossi ed è già uno dei punti di riferimento, in campo e fuori, del Bologna targato Donadoni.

NELLA CLASSIFICA degli ‘highlander’ della serie A si piazza all’ottavo posto: più vecchi di lui, carta d’identità alla mano, sono (nell’ordine) i trentottenni Francesco Totti, Morgan De Sanctis, Luca Toni, ‘Totò’ Di Natale e Albano Bizzarri; i trentasettenni Gianluigi Buffon e Miroslaw Klose e il coetaneo Rafa Marquez.
Poi viene Brienza Franco, in arte Ciccio, ischitano nato a Cantù che ventuno anni fa ha mosso i primi passi in serie D all’Imolese: come dire che Brienza ha fatto il giro d’Italia per tornare, geograficamente parlando, da dov’era partito. Quello all’Empoli è stato il gol numero 91 in carriera. L’obiettivo, a questo punto, è quota 100.