Calcio. Mihajlovic: “Milan, non avere paura. Dobbiamo rialzarci a Roma”

Sinisa-Mihajlovic-kanal9tv.com_“Dobbiamo rialzarci subito. Niente paura. Sicuramente l’atmosfera non aiuta, i ragazzi si sentono un po’ meno tranquilli. Ma sappiamo che nel Milan le pressioni sono all’ordine del giorno. Dobbiamo reagire e fare le cose con serenità. L’importante è cercare di sfruttare le occasioni. Non penso che la qualità non ci siano, ci gira un po’ male, ma non dobbiamo appellarci alla sfortuna, alla sfiga e queste cose qua”. Ostenta fiducia, Sinisa Mihajlovic, alla vigilia di Roma-Milan: dopo la sconfitta interna col Bologna, c’è bisogno di ripartire subito.

ASSENTI E CAMBI — “Quando siamo al completo, resto convinto che possiamo competere per i primi tre posti – prosegue Mihajlovic -. Ma abbiamo buttato via delle occasioni e ora ci mancano 5-6 punti, ci avrebbero fatto comodo per essere più vicini a chi è davanti in classifica. Menez non abbiamo mai avuto la possibilità di averlo e sarà un recupero importante, ora vediamo come procede ma adesso sta bene e valutiamo giorno per giorno. Alex ha un problema al ginocchio e abbiamo preferito non rischiarlo per averlo mercoledì in Coppa Italia, Cerci non è convocato per scelta tecnica. Non è la prima volta che Alessio viene fischiato, ma domenica era l’unico giocatore che avevo su quel lato. Se avesse fatto gol, tutti avrebbero detto che il cambio è stato fatto bene. Se non fai gol, chi ti mette a giocare è una mezza sega. Domani, però, qualche cambiamento devo farlo anche per pensare alla partita di mercoledì col Carpi in Coppa Italia”.
OLTRE LA CRISI — Il serbo prova a pensare positivo: “Ora non dobbiamo arrenderci o perdere la fiducia, la cosa peggiore del cadere è restare a terra. Roma in crisi? Non guardo in casa d’altri, è una squadra forte e in difficoltà come noi, non so se ci sarà in formazione Salah ma sono tutti pericolosi gli attaccanti che affronteremo. La Roma sicuramente sta rendendo meno delle attese e l’ambiente lì è più difficile di quello milanese. La mia sfida con Garcia è come quella tra due pistoleri. Entrambi domani ci giochiamo molto, perché stiamo disputando un campionato complicato, per noi è arrivata la sconfitta con il Bologna, per loro il pareggio con il Chievo. Creiamo tanto ma segniamo poco, domani dobbiamo restare compatti e cercare di rimanere in partita il più possibile”.
BERLUSCONI — Alla domanda su Berlusconi, Mihajlovic risponde così: “Non ci siamo sentiti dopo il Bologna, bensì nel pullman prima della partita di andare allo stadio. Magari ci sentiremo oggi o domani. È sempre il presidente che chiama. Una volta l’ho chiamato io dopo una sconfitta perché gli volevo dare delle spiegazioni. Io un allenatore in scadenza? Da dopo il primo mese è stato sempre così. Come sempre, sono sereno e sono fiducioso, non sono qui a nascondermi, anche se i giornali non scrivono niente di buono su di me. Non li leggo per non farmi condizionare. Sono nel calcio da 30 anni, so solo affrontare le cose a testa alta. I risultati decidono se rimani o non rimani. Cerco sempre e penso sempre di aver dato il massimo, poi la decisione sta alla società”.
La Gazzetta dello Sport