Per dare respiro europeo al futuro del suo Milan, Sinisa Mihajlovic deve sconfiggere la squadra del suo recente passato, la Sampdoria. Alla vigilia il serbo ha incontrato a Milanello il suo presidente, Silvio Berlusconi, e ha risposto con una battuta al suo ex datore di lavoro, Massimo Ferrero, «abbandonato da Sinisa per un’altra moglie». «Com’è la nuova consorte? Il Milan, come tutte le belle mogli, è più capricciosa di quelle meno belle», ha sorriso l’allenatore rossonero che l’anno scorso a Genova dopo 13 turni era in zona Europa con 22 punti e ora ne ha solo 20, alle spalle di 6 rivali fra cui il Sassuolo. «Il Sassuolo non è più forte di noi – ha tagliato corto -, i conti si fanno alla fine». Ma la svolta tanto attesa in casa Milan ancora non si è vista e le responsabilità e le pressioni sul tecnico sono direttamente proporzionali alle ambizioni della società.
Berlusconi ha fissato il ritorno in Champions come un imperativo categorico e Mihajlovic sa bene che «bisogna ripagare il presidente per i suoi sforzi». L’ultimo passo falso, a Torino contro la Juve, ha creato un certo sconforto all’ex premier, che nelle quattro ore trascorse a Milanello ha dispensato sorrisi durante il pranzo a Milanello con un gruppo di sponsor, fra una crema di zucca, un risotto e un galletto al mattone. E alla fine ha preferito non parlare coi giornalisti («Quando si perde non si parla», ha ribadito) dopo aver salutato i suoi due ad, Adriano Galliani e Barbara Berlusconi, arrivata con circa un’ora di ritardo (per un imprevisto legato ai figli, secondo quanto filtra) all’evento organizzato dal settore commerciale che lei stessa dirige.
Concluso l’aperitivo, nella sala del camino il pranzo era iniziato e Mihajlovic aveva già la testa all’ultimo allenamento prima della partita di San Siro, dove potrebbe proporre il 4-4-2 con Niang al fianco di Bacca (in panchina andrebbero Cerci e Luiz Adriano, recuperato come Honda) e Poli a completare il centrocampo al posto dell’infortunato Bertolacci, che sembrava essenziale per la transizione tattica. «Si potrebbe vedere il 4-4-2, ma non è un giocatore che può decidere se si applica o meno un modulo – ha chiarito Mihajlovic -. Bertolacci di sicuro è stato l’investimento
più caro in estate a centrocampo e per tanti infortuni ha perso tante partite. È importante come Balotelli, che spero di recuperare prima di Natale. Ma al di là del modulo schiereremo sempre 4-5 giocatori offensivi. Qualche volta abbiamo espresso il potenziale offensivo, altre no».
La Stampa