LA FUMATA blucerchiata, con un pizzico di giallo, è arrivata ieri: Vincenzo Montella è il nuovo allenatore della Sampdoria, ingaggiato al posto di Walter Zenga esonerato lunedì scorso. Anche se non è ancora arrivato l’annuncio ufficiale, e anzi, in serata è giunta la smentita del club ligure («Non è stato ancora raggiunto alcun accordo» recitava una nota della Samp), l’atterraggio dell’ex aeroplanino a Bogliasco si è concretizzato dopo l’ultimo incontro andato in scena a Roma tra i dirigenti della Fiorentina, con la quale Montella era sotto contratto, e il presidente doriano Ferrero.
Il nodo da sciogliere, assai complicato, riguardava la clausola rescissoria del contratto di Montella con i viola, 5 milioni di euro, che più volte ha rischiato di far saltare l’ingaggio dell’ex centravanti di Samp e Roma. Una trattativa serrata che pareva essersi arenata di fronte a una differenza non da poco: i viola chiedevano attorno ai tre milioni di euro per liberare Montella, Ferrero era arrivato, giovedì scorso, ad offrire un milione e mezzo. Distanza che aveva avvicinato Francesco Guidolin alla Samp, l’unica vera alternativa a Montella, pronto a tornare ad allenare dopo la lunga avventura sulla panchina dell’Udinese e la scelta di fermarsi per qualche tempo.
Ferrero però non s’è dato per vinto, ha insistito con i dirigenti viola fino a ottenere un nuovo incontro nel pomeriggio di ieri. Un vertice che ha trovato la svolta poco dopo le 18, quando è arrivato l’accordo, seppur non confermato dai club. L’annuncio ufficiale dovrebbe arrivare oggi, quando saranno definiti i dettagli relativi allo staff che lo accompagnerà a Bogliasco.
Vincenzo Montella è sempre stato il primo obiettivo di Ferrero, inseguito sin dai primi istanti del dopo Zenga. E si sa quanto Ferrero sia sensibile agli ex Samp: prima Mihajlovic, poi Zenga e ora Montella, che in maglia blucerchiata s’è imposto al grande calcio segnando 58 reti in 96 partite di campionato, prima di essere ceduto all Roma con la quale vincerà lo scudetto.
