Calcio. Via Mou, c’è Hiddink. E il Chelsea vince

MOURIGNOMENO di un quarto d’ora per archiviare il recente passato e dare il benvenuto al nuovo manager. Due gol in apertura contro il Sunderland, e il Chelsea volta pagina. Ipoteca i tre punti, allontana il ricordo di José Mourinho e accoglie nel migliore del modo il nuovo tecnico, Guus Hiddink. Dopo due sconfitte consecutive i Blues tornano alla vittoria, risollevando una classifica ancora ampiamente deficitaria. Toccherà adesso all’ex Ct dell’Olanda cercare l’impossibile: recuperare il distacco siderale dal quarto posto nelle restanti 21 partite. Il 69enne tecnico olandese era sbarcato a Londra venerdì, ma solo ieri, ad un’ora dal fischio d’inizio, è stato ufficializzato l’accordo. Sei mesi di contratto, dopo i tre già vissuti nel 2009.
Contro il Sunderland però Hiddink è rimasto in tribuna, seduto tra il patron e Drogba, lasciando a Steve Holland il comando. E sono lo spirito e la cattiveria agonistica del Chelsea ad essere completamente diversi. Rigenerato se non risollevato dall’assenza in panchina di una figura divenuta negli ultimi tempi troppo ingombrante. Lo Stamford Bridge però non dimentica, cori e cartelloni sono tutti per il grande assente, l’ormai ex Special One, oggi disoccupato. In cerca di una panchina, come ha fatto sapere, attraverso un comunicato: «Non sono stanco e non ho bisogno di riposo. Non ho alcuna intenzione di prendere un anno sabbatico».
E per sgombrare il campo da ogni ambiguità, Mou ha tenuto anche a chiarire che il divorzio dal Chelsea non è stato voluto da lui, scaricando ogni responsabilità su società e giocatori. Quest’ultimi puntualmente fischiati durante il riscaldamento. Il nome di Mou riecheggia per tutta la partita, anche dopo il gol in apertura di Ivanovic e il raddoppio di Pedro. Partita in discesa dopo appena 13’. E chiusa ad inizio ripresa dal rigore trasformato da Oscar. Inutile l’acuto dell’ex Borini, azzurro che torna al gol.
E COME LUI, sorride un altro italiano: Claudio Ranieri vince ancora col Leicester (3-2 sull’Everton) ed è sempre primo in classifica, in attesa di Arsenal-City in campo domani. Crolla invece, ancora una volta, lo United di Van Gaal (1-2 col Norwich): e potrebbe essere la sua la prossima panchina a saltare.

La Gazzetta dello Sport