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(ANSA) – ROMA, 19 GEN – Prosegue la campagna di
sensibilizzazione contro la violenza sulle donne che la Lega
Serie B porta avanti sui campi grazie ai venti club e insieme al
dipartimento della Pubblica sicurezza, direzione centrale
Polizia criminale, e all’organismo congressuale forense. Un
impegno sempre attuale anche alla luce dei report del Ministero
dell’Interno che raccontano di un fenomeno con numeri ancora
troppo alti e dei recenti casi di femminicidio apparsi sulle
cronache nazionali.
Per questo durante la 21/a giornata della Serie B, in
programma il prossimo weekend, la Lega B ha organizzato una
serie di iniziative per, come spiega il presidente della Lega B,
Mauro Balata, “non abbassare la guardia e attraverso lo
straordinario veicolo comunicativo che è il calcio lanciare
messaggi all’opinione pubblica affinchè questo odioso crimine,
che rappresenta una violazione dei diritti umani, sia
definitivamente sradicato dalla nostra società”. “Ringrazio –
aggiunge Balata – l’organismo congressuale forense e la
direzione centrale di Polizia criminale, da sempre in prima
linea per contrastare con professionalità il fenomeno, per la
loro attenzione nell’appoggiare le nostre iniziative”.
I giocatori delle due squadre nel pre-gara indosseranno al
polso un nastro rosso mentre sui led bordocampo apparirà la
scritta No alla violenza sulle donne con l’hashtag #BASTA che
riprende la campagna lanciata nel 14° turno, quando si giocò con
uno speciale pallone rosso. Per Vittorio Rizzi, direttore
centrale Polizia Criminale, “la violenza di genere è un fenomeno
complesso, che per essere contrastato richiede un’approfondita e
incessante analisi interforze. Ringrazio la Lega B: oggi le
squadre più amate dagli sportivi possono veicolare insieme a noi
dorze di polizia un messaggio di fondamentale importanza”.
Nei primi quindici giorni del nuovo anno, sono stati
registrati 12 omicidi, con 5 vittime donne, tutte uccise in
ambito familiare o affettivo; di queste, 4 hanno trovato la
morte per mano del partner o ex partner. “Dati purtroppo
inquietanti – conclude Balata – che danno una dimensione del
problema e della necessità di proseguire con il massimo impegno
per promuovere azioni di prevenzione e contrasto”. (ANSA).
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