Calcio: ‘Robinho sconti la pena’, Brasile esamina la richiesta dell’Italia

La presidente del Superiore tribunale di giustizia (Stj) del Brasile, Maria Thereza de Assis Moura, ha convocato l’ex calciatore Robinho a partecipare all’inizio di un processo riguardante la richiesta inviata dall’Italia affinché si applichi nei suoi confronti in Brasile la condanna a nove anni di carcere per stupro fissata da un tribunale italiano. Si tratta della prima fase di una inedita procedura che riguarda l’accettazione in Brasile di una condanna decisa da un tribunale straniero per un cittadino brasiliano, nella fattispecie l’ex stella di Santos, Real Madrid, Manchester City e Milan.

Secondo il portale G1 della rete Globo, la presidente dell’Stj ha chiesto all’ufficio del procuratore generale di indicare un indirizzo valido a cui Robinho può essere informato della citazione. Fonti giudiziarie brasiliane hanno indicato che nel caso la difesa dell’ex calciatore contestasse l’omologazione della condanna, allora il caso sarebbe trasferito ad una sezione speciale del Superiore tribunale. Via Twitter, il ministro della Giustizia brasiliano, Flavio Dino, ha ricordato che il governo ha ricevuto la richiesta della giustizia italiana di far sì che Robinho sconti la sua condanna in Brasile.

“C’è stata una ammissibilità amministrativa – ha sostenuto – è il caso è stato sottoposto al Stj, in conformità con la costituzione federale. In questo modo la procedura giudiziaria ha preso il via”.
Robinho e il suo amico Ricardo Falco sono stati definitivamente condannati in Italia per lo stupro di una giovane donna albanese a Milano il 22 gennaio 2013, quando la vittima aveva 22 anni. 


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