
Torino-Palermo 2-1, granata in volo con Euro Benassi
I granata volano sul 2-0 con l’autogol di Gonzalez e la splendida rete dell’azzurrino. Poi viene espulso Molinaro e i siciliani accorciano con Gonzalez. Il Toro va in apnea, finisce in 9 per il rosso a Obi ma sono momentaneamente secondi dietro l’Inter.
l Torino batte il Palermo 2-1 e almeno per qualche ora si gode il secondo posto solitario. Gli uomini di Ventura passano in vantaggio al 44′, grazie a un autogol di Gonzalez. Al 3′ della ripresa il raddoppio, un’autentica perla di Benassi che supera Sorrentino con un splendido destro al volo. L’espulsione di Molinaro al 15′ del secondo tempo per doppia ammonizione manda in apnea i granata, che comunque riescono a reggere abbastanza bene l’assalto finale del Palermo. I siciliani riescono solo a dimezzare lo svantaggio, con Gonzalez. Nei minuti finali espulsione anche per Obi: il Toro finisce in 9, subisce una traversa (Struna) ma riesce a portare a casa i 3 punti.
Genoa-Milan 1-0: decide Dzemaili su punizione, Romagnoli espulso.
Terzo k.o. rossonero in 6 gare: decide una punizione dello svizzero, Miha in dieci per il rosso al centrale, Balotelli non incide. Secondo successo per Gasperini
Il Milan che cerca continuità è sempre diverso: contro l’Udinese, solo cinque giorni fa, era partito velocissimo per poi frenare nella ripresa. A Genova succede l’opposto: partenza lentissima, sotto di un gol dopo 10’ e di un uomo ancora prima dell’intervallo, e tentativo di ripresa dopo lo stop. Stavolta però funziona meno che a Udine e il Milan finisce per franare nello stadio del Genoa. Terza sconfitta stagionale dopo Fiorentina e Inter. Si risolleva invece Gasperini, che con la sua squadra merita il successo.
Sassuolo-Chievo 1-1: Paloschi risponde a Defrel
Finisce 1-1 a Reggio Emilia. Il francese segna dopo 3′, Paloschi pareggia su assist di Pepe al 24. Sassuolo terzo con Fiorentina e Lazio, Chievo subito dietro con la Roma.
Il Sassuolo prosegue nella propria striscia di imbattibilità ma non riesce a superare il Chievo, che si conferma squadra rognosissima in questo sorprendente scontro ad alta quota.
Verona-Lazio 1-2: Biglia e Parolo ribaltano il risultato in dieci.
Helander porta in vantaggio la squadra di Mandorlini, che subisce il pari su rigore, e non riesca ad approfittare dell’espulsione di Mauricio sull’1-1
Vince in rimonta la Lazio a Verona, nonostante l’espulsione di Mauricio, e si porta a 12 punti in classifica, al terzo posto. La squadra di Pioli prova ad approfittare delle tante assenze di un Verona senza centravanti, e dopo pochi minuti Gentiletti mette in rete un gol annullato per fallo in attacco di Parolo. Al 33′ sono i padroni di casa a portarsi in vantaggio: cross in area, Juanito Gomez colpisce la traversa in spaccata, la palla ricade nell’area piccola, Helander di testa è più veloce di due difensori e firma il primo gol in serie A. Nella ripresa la Lazio torna all’assalto: Felipe Anderson ci prova da fuori, deviato in angolo, Djordjevic da distanza ravvicinata, ma trova la smorzata di Moras, che facilita la presa di Rafael. Il pareggio è merito di Keita, che pochi secondi dopo l’ingresso in campo si procura un rigore, trasformato da Biglia. La Lazio continua a premere, a 9′ dalla fine resta in dieci per l’espulsione di Mauricio, che mette giù Wszolek lanciato a rete. Ma il gol della vittoria arriva lo stesso: calcio di punizione, Biglia tocca per Parolo che infila Rafael all’angolino basso.
L’Udinese risorge a Bologna: rimontona con Badu e Zapata.
La squadra di Colantuono vince 2-1 al Dall’Ara e mette nei guai Delio Rossi. I friulani non vincevano dalla prima giornata in casa della Juve
Partita La sfida tra due squadre con numeri negativi, entrambe sull’orlo di un ribaltone tecnico, spinge l’Udinese fuori dalla crisi dove invece piomba il Bologna con tutti i suoi problemi di tenuta fisica e mentale. La squadra ospite vince in rimonta, superando i rossoblù nella ripresa, la fase della partita che in queste prime giornate è sempre fatale ai rossoblù. Una costante che fa pensare male ai tifosi e ora anche ai dirigenti che dovranno entrare nel pensatoio per decidere il destino dell’allenatore Rossi al quale potrebbe essere concessa, come ultima prova d’appello per salvare la panchina, ancora una partita, ovvero la trasferta di Torino sul campo della Juve. Invece Colantuono respira, dopo avere visto le streghe per un’ora. Infatti la sua Udinese va sotto nel primo tempo, poi con l’innesto di Di Natale, il solito gerotival, arrivano i due gol che ribaltano il risultato. Per il Bologna è il quinto k.o. in sei turni. Rossi forza in avvio il ritorno nella formazione titolare di Giaccherini, al rientro dopo due settimane dall’infortunio muscolare occorso all’ex juventino a Genova. L’idea è di formare un tridente con ali di ruolo al servizio di Destro, ancora a secco di gol, per colpire in velocità la difesa friulana. Ma dopo mezzora Giaccherini deve abbandonare il campo per una recidiva che potrebbe mettere fuorigioco l’esterno rossoblù per molto tempo. Il Bologna però non ha tempo per imprecare che all’improvviso si porta in vantaggio: Rizzo fa un gran numero sulla fascia destra, si libera con un tunnel di Iturra, entra in area e scarica un assist rasoterra per l’accorrente Mounier, veloce e reattivo nella deviazione vincente ad un metro dalla porta vuota . Bravo questo francesino che sa rendere facili le situazioni difficili. L’Udinese reagisce subito liberando Marquinho davanti a Mirante, ma il diagonale del fantasista si perde sul fondo sfiorando il palo lungo. Il Bologna dimostra di avere più ritmo mentre l’Udinese si muove a folate con lanci lunghi per le sue punte. Dietro la difesa di casa fa buona guardia con le chiusure di Oikonomou e Masina. Al riposo è 1-0 per i rossoblù, un piccolo grande tesoro davanti al chairman/presidente/patròn Saputo che certo non può essere contento per il colpo d’occhio del Dall’Ara che presenta larghi vuoti sugli spalti.
SECONDO TEMPO — Nella ripresa Colantuono disegna un nuovo assetto tattico col 3-5-2 che avanza in mediana Adnan e scambia la diagonale Piris-Edenilson. Ma la svolta arriva col cambio del fantasma di Thereau per Di Natale. Il pari è una volata di Badu, lanciato da Edenilson, che prende in velocità la difesa emiliana e in due tempi batte Mirante che sul primo tiro respinge con bravura ma non può nulla sul tap-in del centrocampista ghanese. Il Bologna si scuote ma le sue energie sono ormai al lumicino, Brienza tira su Karnesiz invece di servire Destro tutto solo. I cambi non aiutano Rossi, mentre l’Udinese prende campo e va a vincere con una combinazione in verticale Di Natale-Badu che Zapata, con uno scavino quasi fortuito, traduce in tre punti punendo un Bologna non pervenuto nel secondo tempo.
Gazzetta.it