Calcio: Thiago Motta lascia a casa Nzola, tardi in sala video

(ANSA) – LA SPEZIA, 11 DIC – “Nzola non ci sarà con la Roma.
    Rimarrà a Spezia perché oggi è arrivato in ritardo alla riunione
tecnica che avevamo programmato. Starà qui ad allenarsi e
vediamo per le prossime partite se riterremo di portarlo con
noi. Mi dispiace perché è un momento in cui abbiamo bisogno di
tutti. Ma abbiamo bisogno di giocatori pronti per giocare, e non
è il caso di Nzola oggi”. Il tecnico Thiago Motta lo ha detto
prima della partenza per Roma. Lunedì sera all’Olimpico, lo
Spezia sfida la squadra giallorossa senza l’attaccante di punta.
    “Per competere per la salvezza ci sono comportamenti base che
non si possono sbagliare. Rispetto, responsabilità, se non li
applichi nella vita, non lo farai neanche in campo. Sono valori
per me fondamentali. E’ vero che ogni calciatore ha un diverso
peso specifico. Ma la squadra viene prima”.
    “Oggi ho visto un bellissimo allenamento – sottolinea Motta
-. Abbiamo provato la fase offensiva. Grande impegno anche da
parte di chi ha meno possibilità di giocare”. Motta ha già dato
grandi segnali più di quanto chieda ai suoi calciatori. In
passato è toccato anche al gioiellino 19enne Antiste. “Abbiamo
tanti giovani talenti e io sono qui per aiutarli a crescere. Il
calcio è una competizione sana anche tra loro stessi. Sceglierò
sempre i migliori. E chi sceglierò dipende tantissimo da loro”.
    La Roma è allenata da quel Mourinho con cui Motta, da
calciatore, vinse Il triplete con l’Inter. “Porto con me
bellissimi ricordi delle vittorie e di un allenatore che oggi è
punto di riferimento per tutti. In quella stagione avevamo
calciatori di spessore mondiale, come Samuel Eto’o. Nel
Barcellona faceva la prima punta. Mourinho l’ha messo a
sinistra, l’ha motivato e reso uno dei calciatori più importanti
di quell’annata”. Suggestioni che Motta porta con sé quando fa
giocare da esterno a tutta fascia il nazionale ghanese Gyasi,
nato attaccante. “Gyasi è l’esempio di un ragazzo disponibile a
perdere qualche cosa della sua fase offensiva pur di aiutare la
squadra. E alla fine segnare lo stesso” (ANSA).
   


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