
(ANSA) – MILANO, 09 NOV – “Pensiamo che il Var sia
insostituibile, permette all’arbitro di andare a dormire
serenamente la notte. Quando un arbitro sbaglia è una
catastrofe, perché l’errore può condizionare il risultato. Oggi
si può permettere un errore anche clamoroso perché sa che ci
sarà un mezzo tecnologico e un fattore umano che gli darà una
mano facendogli rivedere l’immagine”. Lo ha detto il presidente
dell’Aia Alfredo Trentalange, intervenuto durante la tavola
rotonda “ESG, Una partita storica – Nuove sfide per i
professionisti della sostenibilità” organizzata da Refinitiv e
ALTIS a cui hanno partecipato tra gli altri anche Vittoria Lana
(Corporate Sustainability Senior Specialist Davide Campari
Group), Filippo Cambieri (Sales Research & Portfolio Management
di Refinitiv), Rosanna Grimaldi (Sustainable Finance Specialist
di LSEG) e Giulia Archetti (Senior ESG Analyst di Fideuram),
oltre ai vertici del mondo arbitrale con, oltre al presidente
Trentalange, anche il vicepresidente dell’AIA Duccio Baglioni e
Katia Senesi (Componente comitato nazionale Aia).
“Il Var è strumento giovane, l’Aia ha 110 anni ma lavoriamo
con questo strumento da 5/6 anni, prima di metterlo veramente a
fuoco e maneggiare lo strumento in maniera formidabile ci vuole
del tempo – ha proseguito Trentalange -. Fuorigioco
semi-automatico? Entro fine campionato ci sarà. Comunicazione? È
un lavoro lungo, il nostro obiettivo è usare un canale anche per
fare formazione tramite la spiegazione degli episodi, non per
giustificarci. È uno degli obiettivi legati alla trasparenza”.
(ANSA).
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