
(ANSA) – ROMA, 04 NOV – Il Milan di Sacchi e Capello è “fra
le sei squadre più grandi di sempre, ma Sacchi non lo
sopportavo, parlava troppo”. Marco Van Basten si racconta
nell’autobiografia che esce domani in Olanda e ripercorre i suoi
anni d’oro con la maglia rossonera. Van Basten ricorda che
durante la gestione di Arrigo Sacchi “abbiamo dovuto guardare
tanti video; in allenamento parlava sempre. Era troppo. Gli
dicevo: mister, me lo hai già detto 12 volte. Era un tale
fanatico che continuava a raccontare le stesse storie. Era
difficile da accettare”. Secondo Van Basten Sacchi e Capello “sono stati allenatori fortunati perché avevamo una squadra
meravigliosa. Avevano Baresi, Maldini, Costacurta e Tassotti
grandi difensori che sapevano giocare molto bene anche con il
pallone”.
Van Basten considera il suo Milan una delle più grandi squadre
della storia, insieme con l’Ajax del 1972, il Bayern Monaco del
1974, il Liverpool degli anni ’80, il Real Madrid di Ronaldo e
il Barcellona di Messi, Busquets, Iniesta e Xavi “non ho
intenzione di dire che siamo stati i migliori. Ma eravamo tra i
migliori”.
Nel volume c’è spazio anche per i tormenti: Van Basten ricorda i
suoi infortuni e la sofferenza (che alla fine gli sono costante
il ritiro anticipato dall’attività) di quando Crujyff lo faceva
giocare lo stesso nell’Ajax anche se aveva dolori: “mi diceva,
non giochi tutte le gare e puoi saltare alcuni allenamenti. Ma
devi giocare in Europa. Qualunque cosa accada, devi giocare la
finale”. (ANSA).
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