
(ANSA) – ROMA, 10 GEN – “La pandemia in atto è un problema
troppo serio per essere affrontato con analisi semplicistiche.
Quando si parla della nostra categoria, purtroppo, abbondano i
luoghi comuni e i pregiudizi, e dispiace leggere dichiarazioni
in tal senso anche da parte di autorevoli dirigenti sportivi ed
editorialisti. Non ci sono evidenze che i contagi tra i
calciatori siano superiori alla norma e che siano conseguenza di
qualche giorno di vacanza”. Dai microfoni di Radio Kiss Kiss, il
presidente dell’Assocalciatori Umberto Calcagno analizza la
situazione attuale e risponde alle critiche di chi definito
troppo disinvolto il comportamento dei giocatori durante le
ferie natalizie.
“Oltretutto in un periodo di riposo – dice ancora Calcagno
-che si inserisce dentro calendari super affollati e tre
stagioni sportive disputate praticamente senza sosta. Mi spiace
che in pochi sottolineino il grande senso di responsabilità di
ragazzi e ragazze che, senza obblighi di legge, si sono
vaccinati al 98% e sono stati il motore della tempestiva ripresa
dell’attività agonistica, rispettando scrupolosamente
l’applicazione di tutte le regole e protocolli per il
contenimento della pandemia”.
Il presidente dell’Aic sottolinea quindi di essere “profondamente dispiaciuto per queste polemiche, perché stiamo
parlando di ragazzi e ragazze che hanno fatto grandi sacrifici:
ricordiamoci i protocolli che hanno affrontato, dimostrando per
primi di aver capito l’importanza del rispetto delle regole e
l’importanza dei vaccini”. “Se tutta la popolazione avesse la
stessa copertura della nostra categoria, oggi saremmo in grado
di affrontare più serenamente la situazione generale”. (ANSA).
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