Calcio:Fienga,senza stadi propri come tagliare gambe ai club

(ANSA) – ROMA, 29 OTT – “Non facilitare la costruzione di un
impianto significa tagliare le gambe a un club sulle possibilità
di sviluppo”: lo dice Guido Fienga, ad della Roma, nel corso
dell’evento Sport Lab sul tema degli stadi di proprietà.
    “Lo stadio non è un vezzo o un qualcosa in più che un club
può avere – prosegue il Ceo – Lo stadio non è solo un
contenitore di pubblico, ma un attivatore di leve che serve al
club per crescere. Le top 20 squadre europee che hanno
dimostrato una crescita anno su anno lo hanno fatto con uno
stadio di proprietà” Fienga poi si sofferma sui tempi: “E’ un processo che deve
avvenire in tempi economici accettabili. Partire con un analisi
e sapere che l’opera potrebbe concretizzarsi dopo 12-13 anni,
mina l’analisi stessa”. Infine sull’impianto che dovrebbe
sorgere a Tor di Valle dice: “Abbiamo sempre rispettato
pazientemente il lavoro delle istituzioni: la situazione della
Roma è ancora più penalizzante perché dispone di uno stadio 2
giorni ogni 15 e non siamo in grado di aprire alcun business
collaterale e attivare tutto ciò che altre squadre, che noi
abbiamo l’ambizione di raggiungere e con cui vogliamo competere,
possono fare e su cui sviluppano quote di fatturato altissime.
    Per noi questo è 0 e resterà tale finché non avremo uno stadio
di proprietà. Vogliamo investire come gli altri”. (ANSA).
   


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