Calcio:Stroppa,Crotone cantiere aperto ma saremo competitivi

(ANSA) – CROTONE, 02 SET – “Quello che mi preme, più che
altro, è cercare di costruire la squadra, visto che ancora non
lo siamo. Il calendario? Come si dice, prima o poi bisogna
affrontarle tutte”. Giovanni Stroppa, allenatore del Crotone,
esprime le difficoltà generali di tutto il mondo del calcio in
questo momento particolare nel quale l’emergenza sanitaria ha
causato incertezze in ogni settore ed in vista della prima
casalinga allo stadio ‘Ezio Scida’ – alla seconda giornata –
contro il Milan. Una gara particolare per Stroppa: “Io al Milan
sono cresciuto. Fa parte della mia vita. Ci sono nato come
calciatore ed ho iniziato lì a fare l’allenatore. Il Milan per
me è qualcosa di speciale”.
    Il Crotone, in ritiro in Sila fino a sabato, è ancora un
cantiere aperto: “Mancano i giocatori, siamo in 14 di movimento,
alcuni di questi tra l’altro sono destinati ad andare a giocare
altrove, quindi il mio pensiero è sempre lì, costruire la
squadra. Quelli che ci sono si allenano benissimo, ma
chiaramente non abbiamo il numero che ci possa permettere di
fare allenamenti in costruzione della squadra. Purtroppo questo
mercato per tutti va a rilento. Abbiamo appena finito e stiamo
ricominciando. Non avendo ancora metà della rosa a disposizione
risulta difficile fare altri pensieri”. Anche per questo il
tecnico non si sbilancia sulla collocazione del Crotone nel
campionato. “Pensare che tra poco più di venti giorni comincia
la nuova stagione sembra inverosimile – dice -. La nostra
volontà è di fare un campionato dignitoso e sicuramente prima
della fine del mercato costruiremo una squadra competitiva, sono
molto fiducioso in questo. La volontà e il pensiero è di fare un
bel campionato, soffrire il meno possibile, ma sappiamo che sarà
un campionato difficile e complesso”.
    Campionato difficile anche per l’emergenza sanitaria ed i
vari protocolli anti covid che le squadre devono rispettare.
    “Ormai – dice il tecnico – ci siamo abituati a tamponi, test
sierologici. Mi piacerebbe rivedere la gente allo stadio per
avere un ritorno alla normalità di questo sport”. (ANSA).
   


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