
Il leader di Azione, Carlo Calenda, continua ad attaccare Renzi e Italia Viva su Twitter. Subito dopo aver chiesto il silenzio stampa, si rivolge al senatore renziano Francesco Bonifazi che lo aveva accusato di aver fatto delle assenze osservando che quando lui non era al Senato era “a fare iniziative sul territorio per azione e Iv. Non ero a Miami con il genero di Trump o in Arabia a prendere soldi dall’assassino di Khashoggi”. Poi, sottolinea che “gli Ego o la litigiosità non c’entrano nulla” perché “tutti i politici hanno un Ego. Per quello di Bonino consiglio di rileggersi Pannella. C’entra la volontà di fare politica in modo serio, onorevole e onesto. Buona giornata”. Quindi, in un altro Tweet, ricorda di aver “rotto con il PD quando ha tradito la parola alleandosi con Renzi e i 5S”. “Ho rotto con Letta – aggiunge – quando ha trasformato l’agenda Draghi in quella Bonelli/Fratoianni/Di Maio. Non sono caduto nella fregatura di Renzi e Boschi sul finto partito unico”. Praticamente negli stessi minuti, dice di non aver preso “finanziamenti per il partito da speculatori stranieri e intrallazzatori. Non ho mai incontrato un magistrato se non per ragioni di servizio. Mai sono entrato nelle lottizzazioni del CSM”. “Nella vita professionale non ho mai ricevuto avvisi di garanzia/rinvii a giudizio/condanne pur avendo ruoli di responsabilità. Non ho accettato soldi a titolo personale da nessuno, tanto meno da dittatori e autocrati stranieri”, scrive ancora.
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