Calunniò una vicina, condannata la vedova di Lucio Battisti

(ANSA) – BOLOGNA, 20 GEN – Il giudice del tribunale di Rimini
Elisa Giallombardo ha condannato a un anno e quattro mesi per
calunnia Grazia Letizia Veronese, vedova di Lucio Battisti.
    Tutto era nato da una contesa tra proprietari vicini, dopo
una causa davanti al giudice civile per un presunto abuso
edilizio. Al centro della lite, alcune finestre che si
affacciano sul vano condominiale ed altre sul prospetto
dell’immobile che, secondo la vedova Battisti, erano state
realizzate molti anni prima per tutelare la sicurezza e la
privacy del cantante.
    Veronese, difesa dall’avvocato Piero Venturi, aveva
denunciato per calunnia e diffamazione la vicina, Maria
Antonietta Varisco, ma la posizione di quest’ultima era stata
archiviata dal Gip e si era deciso di procedere invece per
calunnia nei confronti della vedova Battisti.
    Nella sentenza, a cui si è arrivati dopo sette udienze
concentrate in pochi mesi, anche visto il rischio della
prescrizione, il giudice ha disposto anche un risarcimento del
danno per Varisco, difesa dall’avvocato Francesco Cardile del
Foro di Bologna come parte civile.
    Durante il processo, i testimoni hanno smentito che le
costruzioni fossero state realizzate negli anni ottanta. Un
tecnico, intervenuto anni prima, ha fornito foto a dimostrazione
dell’inesistenza delle stesse negli anni indicati da Veronese. E
la vittima ha proiettato diapositive in udienza per provare il
compimento del reato, dimostrando alcune circostanze con un
vecchio elenco telefonico.
    In un altro filone della contesa è stato processato il
figlio, Luca Filippo Battisti, assolto in primo grado per falsa
testimonianza, con sentenza appellata dalla parte civile.
    (ANSA).
   


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