Non sono particolarmente confortanti i dati emersi dal Rapporto sull’Impresa sammarinese nel 2009 e dall’Analisi Congiunturale di ottobre 2010, due pubblicazioni statistiche realizzate da Camera di Commercio e presentate nel corso della Giornata dell’Economia. Una giornata di confronto con le istituzioni sulla situazione economica di San Marino nell’ultimo biennio alla quale hanno preso parte i Segretari di Stato per le Finanze, Pasquale Valentini, e per l’Industria, Marco Arzilli, oltre a Simona Michelotti e Massimo Ghiotti, Presidente e Direttore della Camera di Commercio, e Luigi Bidoia, Economista industriale di Servabit.
“L’analisi dei bilanci del 2009 delle imprese sammarinesi disegna un quadro meno difficile di quanto si potesse immaginare – spiega Simona Michelotti -. Le imprese, fino al 2009, hanno sofferto della crisi internazionale ma hanno resistito. Minor produzione e minori margini, ma ancora all’interno di una soglia di guardia. Dai bilanci delle imprese emergeva una situazione critica ma non drammatica. Ma nel 2010 la situazione è nettamente peggiorata. L’analisi congiunturale di ottobre infatti segnala che le imprese ottimiste sono crollate al 12%, quelle pessimiste hanno raggiunto il 31%. Una percentuale allarmante che richiede un intervento deciso che porti alla normalizzazione dei rapporti con l’Italia e a una visione condivisa del futuro. Deve essere la politica a tracciare la rotta strategica che, con determinazione e coraggio, le imprese dovranno poi seguire”.
“La politica deve avere la forza di assumersi la responsabilità delle scelte. E il momento delle scelte non può prescindere dalla consapevolezza del mercato e dalla trasparenza- commenta il Segretario Arzilli -L’indice di sfiducia delle imprese è il segnale che l’economia ha bisogno da un lato di nuovi stimoli, e dall’altro di avere delle risposte concrete per far sì che San Marino diventi un polo attrattivo interessante e dinamico. Penso alle questione delle dogane, delle infrastrutture, alla sburocratizzazione, alla competitività. Il futuro è nell’impresa. E la prima scommessa sul futuro deve essere quella di mantenere le imprese nel territorio della Repubblica”.
“Di sicuro il rapporto con l’Italia incide fortemente sulla situazione economica – ha affermato il Segretario Valentini – ma allo stesso tempo dobbiamo capire chi siamo e dove vogliamo andare per difendere le nostre peculiarità. Le opportunità e i vantaggi che offre la nostra Repubblica sono qualcosa di tangibile, ed è importante essere consapevoli di tutto quello che di buono esiste e da lì partire per tutelarlo e renderlo interessante per gli attori esterni, cercando di non fossilizzarsi solo su ciò che manca”.
E’ importante sottolineare come il Rapporto sull’impresa e l’Analisi congiunturale siano realizzati da Camera di Commercio grazie alla collaborazione delle imprese che, nel primo caso, sono chiamate annualmente ad inserire i loro bilanci nell’apposito software e, nel secondo, si rendono disponibili a rispondere alle domande inerenti il sondaggio sul clima di fiducia. Una produzione statistica che incontra anche il consenso delle Associazioni di Categoria.
“Ottima l’iniziativa di una giornata dedicata all’economia – ha commentato Carlo Giorgi, Direttore Generale dell’ANIS- considerato che il lavoro occupa la maggior parte della nostra vita. ANIS condivide e guarda con favore a questo progetto, che quest’anno è stato anche potenziato, proprio perché ci permette di fare una riflessione basandoci sui dati oggettivi raccolti nelle due importanti pubblicazioni statistiche realizzate dalla Camera di Commercio”.
“Non possiamo che essere soddisfatti di questi strumenti di indagine statistica – commenta Mirko Dolcini, Vice Presidente dell’OSLA -. In primo luogo perché sono fondamentali per indirizzare le scelte economiche strategiche per il Paese, e inoltre perché forniscono informazioni preziose agli operatori economici sammarinesi che devono muoversi entro i confini della Repubblica e quindi essere costantemente aggiornati”.
“E’ indubbia l’importanza delle pubblicazioni statistiche che, grazie ai valori aggregati di riferimento, sono utili ad affrontare qualsiasi decisione e ci forniscono una proiezione attendibile del futuro – sostiene Pio Ugolini, Segretario Generale dell’UNAS-. La crisi ha colpito ovviamente anche il nostro settore ma ancora prevale l’ottimismo che ci porta ad affrontare la situazione avendo fiducia in un’inversione di tendenza. Basti pensare che negli ultimi mesi sono state richieste 11 nuove licenze. Un dato importante che sottolinea l’importanza delle imprese artigianali e a condizione famigliare, fondamentali nel mantenimento dell’equilibrio economico del Paese”.
“Non possiamo che sottolineare l’utilità di queste indagini statistiche – ha affermato Paolo Rossi, Presidente dell’USOT- che ci consentono di avere una fotografia reale del Paese. Anche il nostro settore, che crediamo fermamente possa diventare uno dei traini dello sviluppo economico, ha risentito della crisi e sta in più affrontando il problema per cui a fronte di un incremento delle attività non sono corrisposte adeguate iniziative di sostegno. Perciò anche noi forniremo a breve dei dati sulla situazione del nostro comparto”.
Le analisi statistiche della Camera di Commercio rappresentano – dichiara Marino Albani Presidente Ordine dei Dottori Commercialisti – uno spaccato della nostra economia e sono utili operativamente anche per chi deve prendere delle decisioni a livello politico. Confermiamo la preoccupazione per la situazione attuale perché non si intravvede nel breve termine una soluzione alla crisi con particolare riferimento ai rapporti con l’Italia, rapporti il cui miglioramento rappresenta per il nostro sistema economico una assoluta priorità.
Le pubblicazioni sono disponibili gratuitamente in versione cartacea presso gli uffici della Camera di Commercio o nella sezione Statistiche Economiche del sito www.cc.sm.