I VALLEFUOCO Sul Titano, avevano già messo gli occhi sulla Fincapital, fermati solo dal commissariamento.
E sugli stessi cognomi – in particolare i Vallefuoco impiantati per un periodo a Gualdicciolo, in un capannone di proprietà della Fincapital, gli stessi che secondo gli inquirenti ambivano alla finanziaria di Livio Bacciocchi – anche la gendarmeria ci stava addosso da anni.
Ma il lavoro grosso l’ha portato a termine la Dda di Bologna (assieme al Ros dei carabinieri) che, ieri mattina, ha emesso dieci fermi: tra loro, anche Bruno Platone di Cattolica, ex amministratore di una società di autonoleggio del Titano.
L’indagine ha portato, in particolare, all’identi?cazione di due vittime delle pesanti estorsioni: uno è titolare di una ditta d’imbiancatura sul Titano e sua moglie ha una boutique a Riccione.
La coppia avrebbe ceduto tra beni e denaro circa 200mila euro. Secondo gli investigatori gli indagati erano in procinto di costringere le vittime a cedere imprese ed immobili e imporre la forzata sottoscrizione diuna polizza vita, il cui premio sarebbe stato poi incassato dai camorristi in caso di morte.