
(ANSA) – CASERTA, 22 NOV – Il clan dei Casalesi, in quelle
che sono le sue storiche famiglie, gli Schiavone e Bidognetti di
Casal di Principe, era ancora operativo ed in mano ad uno dei
figli dei capi dell’organizzazione.
E’ quanto emerge dall’indagine dei Carabinieri del Comando
Provinciale di Caserta (Reparto Territoriale di Aversa), che
hanno eseguito 37 ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip
di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di
Napoli, che ha coordinato l’inchiesta, arrestando Gianluca
Bidognetti (già detenuto a Terni), figlio più giovane del capo
del clan Francesco Bidognetti, detto Cicciotto e Mezzanotte,
avuto da quest’ultimo con Anna Carrino, divenuta collaboratrice
di giustizia.
In manette anche le figlie di Cicciotto, Teresa e Katia, che
erano già state arrestate e condannate in passato perché
portavano all’esterno i comandi impartiti dal papà Francesco in
carcere; ordinanze anche per il marito di Teresa, Vincenzo
D’Angelo, e per il compagno di Katia. Questa volta le due
sorelle, che avrebbero continuato a percepire lo “stipendio” del
clan, si erano messe a disposizione di Gianluca, il rampollo
della famiglia, che però ebbe il “battesimo di fuoco” della
carriera criminale nel 2008, quando in piena stagione stragista
fu coinvolto, su volere dell’allora capo dell’ala sanguinaria
dei Casalesi Giuseppe Setola, nel tentativo di omicidio della
zia, un modo per colpire la madre pentita Anna Carrino.
Gianluca, secondo Dda e carabinieri, avrebbe preso in mano le
redini del clan, impartendo direttive per compiere estorsioni ai
danni di commercianti, gestire settori da sempre nelle mani del
clan, come quello del “caro estinto” legati alle pompe funebri,
grazie a patti illeciti risalenti nel tempo, arrivando perfino a
organizzare un omicidio nei confronti di un noto affiliato del
clan allo scopo di ridimensionarne il ruolo. (ANSA).
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