Campo nomadi. Nessuna nuova area per l’integrazione delle famiglie

“Ogni ricostruzione su aree o altro è destituita da concreto fondamento“. Non ci stanno i capigruppo di maggioranza alle notizie apparse sulla stampa in merito alla dislocazione delle famiglie sinti di via Islanda in alcuni quartieri e frazioni della città. Sul Resto del Carlino e il Corriere Romagna di ieri è uscita l’ipotesi di Corpolò, Torre Pedrera, Viserba e Orsoleto, con indicazione anche delle vie: Tombari, Cupa, Arno, GAza, Montepulciano e Orsoleto). Con un comunicato congiunto Piccari, Erbetta, Gianfreda e Pasini affermano che “non sono rispondenti al vero le ricostruzioni circa una presunta definizione del progetto di superamento della vergognosa situazione di via Islanda con l’individuazione di nuove aree per l’integrazione di famiglie sinti, così come dispone la nuova legge regionale.

I quattro spiegano che “ci vorranno ancora diverse settimane prima che il gruppo di lavoro interno alla maggioranza, in opera dal mese di dicembre, possa completare la ricognizione su opportunità e soluzioni in modo da presentare una proposta articolata che risponda seriamente allo spirito della legge regionale e agli obiettivi di integrazione con la comunità locale. Dunque, ad oggi, ogni ricostruzione su aree o altro è destituita da concreto fondamento”.

Un chiarimento doveroso da fare “senza indugio alcuno, in modo da frenare immediatamente equivoci o strumentalizzazioni. Allorché nei prossimi mesi l’ipotesi di lavoro sarà definita il primo passo sarà il confronto con i territori e il consiglio comunale. Cosa sinora non avvenuta proprio perché nessuna proposta è stata o è definita”