Campobasso, subita una ingiustizia ora reagiremo

(ANSA) – CAMPOBASSO, 20 LUG – “Il giudizio impietoso del
Coni non ha estromesso dalla serie C un club di calcio. Ha
cancellato dal calcio professionistico una città, una regione
intera, un popolo. Una società che fino al giorno prima veniva
considerata dalla Lega Pro un modello di fair play, equilibrio
finanziario e lungimiranza. E che all’improvviso è diventata
carne da macello su forte impulso proprio degli organi
federali”. Così il Campobasso Calcio rompe il silenzio due
giorni dopo l’esclusione dal prossimo campionato di serie C. Lo
fa con una nota affidata ai social. Viene confermato che ora “la
parola sull’argomento passa alla giustizia ordinaria, su una
norma non chiara”.
    “Quello che è toccato al Lupo – prosegue la società – domani
potrebbe capitare a chiunque, ovvero ritrovarsi fuori. Fuori e
basta. Senza mezze misure, a prescindere dall’entità
dell’infrazione. Tutti in carcere, senza appello. Sia chi ha
ucciso che chi ha parcheggiato in divieto di sosta. Poi, magari,
se hai milioni di euro di debiti o non riesci nemmeno a partire,
vieni iscritto regolarmente”.
    “Di fronte a quella che riteniamo un’ingiustizia, però, non
scappiamo né ci nascondiamo. Vogliamo reagire. Sappiamo che è
dura, ma andremo fino in fondo affinché non venga depredato un
patrimonio come la serie C. Oggi non possiamo fermarci. Non
possiamo lasciare spazio alle polemiche, ma solo continuare a
combattere nell’interesse di tutti”. (ANSA).
   


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