Camst rinuncerà a uova galline in gabbia Entro il 2025, prima azienda in Italia ad impegnarsi sul tema

Schermata 2016-09-07 alle 16.50.55La cooperativa della ristorazione Camst, che gestisce mense nel nord e nel centro del Paese, dice basta all’uso di uova provenienti da galline allevate in gabbia, sia per quelle in guscio che per il prodotto contenuto nelle sue portate: entro il 2025 l’azienda bolognese si impegna a eliminare completamente l’utilizzo di questi prodotti su scala nazionale.
La scelta di Camst, che produce 100 milioni di pasti all’anno per scuole, ospedali, aziende e ristoranti, sarà tradotta in realtà grazie alla collaborazione con la ong internazionale Ciwf (Compassion in World Farming), che difende gli animali da allevamento. E’ la prima grande azienda italiana della ristorazione a impegnarsi in questo senso.
“Il confinamento in gabbia delle galline ovaiole è un sistema che pregiudica seriamente il benessere degli animali – scrive in una nota – limitando la loro possibilità di esprimere liberamente i propri comportamenti naturali”.