Cancellata la falsa recensione «Così ho battuto i giganti del web». L’albergatore Marcello De Sanctis: «Chiederò i danni d’immagine»

di MARIO GRADARA SCACCO MATTO alla Rete. Impresa memorabile quella del titolare del Princier Fine Resort & SPA di Viserba, Marcello De Sanctis, che ha costretto il gigante del web TripAdvisor a cancellare una recensione negativa contro la sua struttura a quattro stelle, scritta da un cliente che non vi aveva mai soggiornato. E ora De Sanctis passa al contrattacco: «Chiederò i danni d’immagine a quel signore che ha postato una recensione intitolandola ‘Istituzione da evitare’». «Ma non è stato per niente facile – spiega l’albergatore – e devo dire che probabilmente non ce l’avrei fatta se non fossi un giurista». La vicenda inizia il 3 luglio scorso. Quando un cliente francese prenota una delle dieci suite della struttura sul mare inaugurata cinque anni fa, sorta sulle ceneri della pensione Hesperia. «Ha prenotato – aggiunge De Sanctis – attraverso Booking.com – la Junior Double Suite, dal 10 al 12 luglio, tre giorni e due notti, per la somma di 500 euro, oltre a 10 euro di tassa di soggiorno da conferire al Comune di Rimini». Dopo pochi giorni il cliente invia una mail all’hotel, parlando di ‘problemi con papà’. Poi contatta Booking chiedendo la restituzione della somma versata. Risposta negativa. Allora si rivolge all’albergatore, disdicendo la stanza via mail l’8 luglio alle 23,30. «Io gli ho scritto che non restituiamo il versato se la cancellazione avviene entro le due settimane dalla prenotazione, come in questo caso – continua De Sanctis – visto che ha disdetto solo due giorni prima. Ma ho anche aggiunto che se l’avessi affittata in quel breve lasso di tempo gli avrei restituito la somma; purtroppo non ci siamo riusciti». Da quel momento è stata guerra aperta. Il cliente ha iniziato ha scrivere recensioni negative su TripAdvisor contro la struttura, ricostruendo la vicenda a modo suo. L’albergatore non si è dato per vinto. «Ho cercato di contattare TripAdvisor, finendo in una sorta di girone infernale, con call center esteri, operatori che rispondevano secondo formulari preconfezionati, formalismi, non sono arrivato a niente. Ho persino inviato un tweet al patron di TripAdvisor, Stephen Kaufer». Ovviamente, senza ottenere risposta. «Allora ho contattato l’Autorità garante per la concorrenza, Federalberghi nazionale, la Fipe, l’Aia di Rimini che mi ha aiutato». Dopo giorni di battaglia a colpi di email, telefonate e un voluminoso dossier di circa 200 pagine, è arrivata – inattesa – la svolta: TripAdvisor ha rimosso la recensione farlocca. «Ora ho aperto una pagina Facebook, ‘Check review’ – chiosa De Sanctis – a disposizione dei colleghi che si trovassero a vivere un incubo simile. Non è possibile che il lavoro delle persone venga vanificato da chi non è mai stato nella struttura che prende di mira».

Il Resto del Carlino