Cannoni: San Marino si riprende quelli prestati al museo di Trarivi

cannoni bredaIl patrimonio storico di San Marino è costituito anche da materiale bellico che spesso però non viene trattato e curato come si deve.

In passato c’era chi si era dimostrato anche più attento del Titano e aveva ottenuto in prestito alcuni esemplari come nel caso del museo di Trarivi, a pochissimi chilometri dal Monte che per diverso tempo aveva anche trattato con cura e attenzione due cannoni della Repubblica.

Ma la convenzione è scaduta da tempo, nel frattempo, le sempre minori risorse hanno limitato anche l’attenzione a tali reperti e così San Marino ha deciso di ripredersi in casa propria i due cannoni prestati al museo di Trarivi.

Una decisione messa nero su bianco e a sei mani, in quanto la delibera del congresso di Stato parte dal riferimento di ben tre segretari di Stato: agli Esteri, agli Interni e alla Cultura.

Il governo infatti il 16 dicembre scorso (delibera numero 9), sentiti i riferimenti di pasquale Valentini, Gian Carlo Venturini e Giuseppe Maria Morganti ha disposto “la restituzione all’Ecc.ma Camera dei cannoni summenzionati nei termini di cui al contratto di comodato” e dato di conseguenza mandato al Comando Superiore delle Milizie “l’attivazione delle procedure di restituzione dei due cannoni anticarro”.

I due cannoni si andranno così ad aggiungere a quelli già in possesso di San Marino, come quelli di Chiesanuova, che nel recente passato erano anche stati oggetti di polemiche per il loro stato di abbandono a cui poi aveva fatto seguito l’attivazione della segreteria di Stato alla Cultura.

Una volta restaurati (ci sono anche dei pezzi pregiati come un cannone del 1901 e due contraeree Breda), l’intenzione sarebbe quella di una valorizzazione di tali reperti.

Indiscrezioni governative, parlano di un possibile posizionamento su alcune rotonde: la più accreditata al momento sarebbe quella di acquaviva alla Baldasserona. San Marino Oggi