Caos migrati. Asse Berlino – Parigi: “Quote vincolanti per paesi UE”

merkel HollandeSnobbata ancora l’Italia. Piano Juncker: ricollocare 160mila profughi

LA COMMISSIONE Juncker ha pronto un piano – che verrà annunciato il 9 settembre, in occasione del discorso sullo Stato dell’Unione, e formalizzato nel vertice del 14 settembre – per redistribuire in due anni, da Italia, Grecia e (novità) Ungheria, 160mila profughi (dei quali 50mila dall’Italia). Cioè quattro volte i numeri attuali. Chi non vorrà partecipare al meccanismo di ricollocamento potrà farlo ma dovrà comunque contribuire alle spese, e in maniera molto più alta. A spingere fortemente in questa direzione è l’asse franco-tedesco. Ieri Francois Hollande e Angela Merkel si sono sentiti telefonicamente e hanno concordato – senza prendere in considerazione l’Italia – i dettagli. «Abbiamo deciso di trasmettere fin da oggi – informa una nota – proposte comuni per organizzare l’accoglienza di rifugiati e una ripartizione equa in Europa, per uniformare le norme dell’asilo europeo, assicurare il ritorno dei migranti irregolari nei loro paesi di origine e garantire il sostegno e la cooperazione necessari con i paesi di origine e di transito».
«La posizione franco-tedesca – ha spiegato Angela Merkel – è che siamo d’accordo sul fatto che chi necessita di protezione la riceva ma che abbiamo bisogno di quote vincolanti nell’Unione europea per condividere i doveri: è il principio della solidarietà». «Quello che serve – ha detto a Parigi il presidente Hollande – è un meccanismo permanente e obbligatorio».
Ieri il Parlamento Europeo ha chiesto al presidente del consiglio europeo Donald Tusk di trasformare il vertice del 14 settembre in un vero e proprio vertice dei capi di Stato e di Governo. Tusk non ha ancora risposto ma ha fatto sapere che a suo avviso «una giusta redistribuzione di 100mila profughi è quello di cui abbiamo bisogno».

IERI sul tema è tornato ancora Matteo Renzi, che nel corso della conferenza stampa con il premier di Malta, Joseph Muscat, ha detto che le navi italiane hanno salvato nel Mediterraneo 115.544 persone ed è tornato a spingere per una riforma dell regolamento di Dublino sull’asilo.
Oggi e domani a Lussemburgo si terrà la riunione dei ministri degli esteri europei, e l’immigrazione sarà all’ordine del giorno. Ma di immigrazione si è discusso anche ieri al consiglio europeo dei ministri della difesa, nel quale l’Alto Rappresentante della Politica Estera dell’Ue, Federica Mogherini ha parlato di «vasto consenso per passare dalla fase 1 alle fase 2 della missione navale europea, passando alla ricerca delle navi e all’arresto degli scafisti».

Fonte: IL MESSAGGERO