CAPITANO TUTTE A ME! Resoconto di una sera di fine estate sulle colline Riminesi … di Paolo Forcellini

L’altra sera al rinfresco per il matrimonio del nipote di un mio carissimo amico dei tempi dell’università e dei relativi cazzeggi goliardici, dopo il taglio della tradizionale torta nunziale si sono tenuti i soliti discorsi di auguri per gli sposi. Anche io sono stato sollecitato a tenere il mio, ma essendo restio a farli, anche perché so di essere un pessimo oratore mi sono limitato a portare un semplice saluto: “Amici, sarò breve, anzi brevissimo. Auguro agli sposi tanta felicità e figli maschi. Brindiamo alla salute e al loro amore duraturo. Ho finito!”. E mentre alzavamo i calici per il brindisi, dalla mia destra si ode una voce che con tono astioso dice: “Ecco il solito maschilista omofobo. Augura solo figli maschi”. Gelo in sala. Subito gli ospiti increduli volgono lo sguardo verso me in attesa di una mia reazione. Al ché, poso il bicchiere sul tavolo, guardo la gentil signora, rivelatesi poi una zitella, e con il mio solito sorrisetto, che chi mi conosce sa che sforno quando mando a quel paese a cui è rivolto, rispondo: “Faccio le mie scuse. Faccio pubblica ammenda del mio errore. Mi correggo. Auguro agli sposi tanta felicità e figli e figlie del mondo arcobaleno GLBT”. Dopo un lungo applauso fra una risata e l’altra si è potuto effettuare finalmente il brindisi agli sposi, mentre la “gentil” signorina usciva dalla sala sculettando.-
Paolo Forcellini