I Carabinieri della Compagnia di Novafeltria proseguono le indagini sul ferimento, da parte di una quindicenne, del patrigno e denunciano in stato di libertà due persone per maltrattamenti in famiglia.

carabinieri novafeltriaI Carabinieri della Compagnia di Novafeltria proseguono le indagini sul ferimento, da parte di una quindicenne, del patrigno e denunciano in stato di libertà due persone per maltrattamenti in famiglia.

I Carabinieri della Compagnia di Novafeltria, dopo serrati accertamenti, hanno cominciato a fare chiarezza sulle motivazioni che hanno indotto la 15enne residente nell’Alta Valmarecchia a porre in essere quell’insano gesto nei confronti dell’ex compagno 34enne della madre, attingendolo con un fendente all’altezza del braccio sinistro.

L’episodio in questione, risalente a qualche giorno fa, portava al conseguente deferimento in stato di libertà della ragazzina alla Procura dei Minori di Bologna, perché ritenuta responsabile del reato di lesioni personali aggravate dall’uso di un coltello.

Per il 34enne che per sua fortuna veniva colpito solo all’avambraccio -riportando ferite da taglio guaribili in 10 giorni dai sanitari dell’Ospedale di Novafeltria – poteva andare peggio vista il tipo si arma utilizzata dalla ragazzina.

I militari dell’Arma, a seguito di ulteriori approfondimenti e degli opportuni accertamenti, riscontravano che da qualche settimana, tra il 34enne e la madre 45enne della ragazza erano soventi le liti che sfociavano nei consueti reciproci maltrattamenti e vessazioni psicofisiche.

Da un apparente fatto isolato di una ragazzina quindicenne che sembrava avere avuto un inspiegabile attacco di furia ceca emerge quindi ora, con maggiore chiarezza, un quadro familiare molto deteriorato in cui gli ex conviventi erano soliti litigare violentemente davanti alle figlie (di cui una riconosciuta da entrambi i genitori di pochi anni), picchiandosi reciprocamente dopo aver abusato di sostanze alcoliche.

Alla luce di tutto ciò, i Carabinieri della Stazione di Novafeltria procedevano a deferire in stato di libertà i due ex conviventi per il reato di “maltrattamenti in famiglia”.