Novafeltria: un 56enne pregiudicato chiama i Carabinieri e poi li affronta con un coltello “prima o poi uno di voi lo ammazzo!”. Bloccato e arrestato per violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale e porto di due coltelli.
Nel corso della notte l’uomo, dopo aver richiesto l’intervento alla Centrale Operativa dei Carabinieri di Novafeltria, presso la propria abitazione adducendo come scusa la presenza di un cane in casa che lo aveva morso, cosa rivelatasi infondata completamente, alla vista dei militari, dapprima si barricava dentro casa uscendone poco dopo armato di un grosso coltello con lama da 15 cm urlando “prima o poi uno di voi lo ammazzo!”. Invitato a calmarsi e consegnare il coltello l’uomo reagiva violentemente, vendendo prontamente immobilizzato e disarmato dopo aver opposto una strenua resistenza. Nel corso della successiva perquisizione gli veniva rinvenuto indosso un ulteriore coltello a serramanico.
Il pregiudicato, già noto alle forze dell’ordine per i precedenti penali a suo carico, era sottoposto alle misure cautelari dell’obbligo di dimora con divieto di allontanarsi dalla propria abitazione durante la notte, e obbligo di presentarsi in caserma due volte la settimana. Nei giorni scorsi era stato anche contravvenzionato poiché colto in luogo pubblico in stato di manifesta ubriachezza.
Una vera e propria escalation di violenza quella che egli ha manifestato negli ultimi tempi, riferisce il Comandante della Compagnia, Cap. Silvia Guerrini “segni di insofferenza ed irascibilità verso i militari quando si presentava in caserma per firmare, arrivando qualche giorno fa, davanti alla sede della Compagnia, ad urlare minacce contro i militari in piena notte”, ragione per cui verrà ulteriormente denunciato, e motivo per cui è stato chiesto all’Autorità Giudiziaria un ulteriore aggravamento delle misure cautelari, ritenendo il soggetto sempre più pericoloso ed incontenibile.
In accordo con il PM di turno, l’arrestato veniva trattenuto in camera di sicurezza presso la Compagnia CC di Novafeltria e condotto stamattina in udienza “direttissima” al Tribunale di Rimini. L’arresto veniva convalidato ed il soggetto, condannato a 4 mesi di reclusione con sospensione condizionale della pena, veniva rimesso in libertà.