Carcere, carteggio “rovente” dalla gendarmeria al tribunale

Carcere dei CappucciniLa situazione del carcere di San Marino ai Cappuccini è stata oggetto anche della recente riunione della Commissione affari di Giustizia dove era presente anche il magistrato dirigente Valeria Pierfelici.

E proprio in quella occasionie è stata porta all’attenzione dei commissari la questione del carcere anche dal punto di vista di alcune prese di posizioni con interventi che hanno riguardato i giudici, il direttore del carcere e il comandante della Gendarmedia. Proprio i toni che avrebbe utilizzato il Generale Alessandro Gentili sarebbero stati, secondo alcuni commissari, non del tutto appropriati.

Una lettera risalente a circa un mese fa e che riguarderebbe le condizioni del carcere e il personale che vi presta servizio.

Sulle condizioni del carcere, tra l’altro pendono rapporti del Cpt del Consiglio d’Europa e anche le recenti prese di posizioni dei difensori di alcuni degli attuali “inquilini” dei Cappuccini. E se da una parte si cerca di gettare acqua sul fuoco riguardo a quello che è stato il “carteggio rovente”, che ora sarebbe stato ridimensionato e si sarebbero già svolti degli incontri per valutare il procedere futuro, dall’altro c’è la necessità di svolgere interventi più strutturali. Già nella primavera scorsa tra i segretari di Stato alla Giustizia e al Territorio c’erano state delle comunicazioni per inserire la questione del carcere, ben prima della stagione degli arresti eccellenti, prioritaria.

Due le strade percorribili. Quella di procedere con una ristrutturazione sostanziale dell’immobile, che se si seguisse il progetto elaborato nel 2005 porterrebbe però alla riduzione di una cella, ma con possibilità di avere però anche due detenuti per cella; oppure di procedere con la realizzazione di una nuova struttura, che un tempo era stata identificata in un’area in strada delle Carrare. (…) San Marino Oggi