CARCERI. MORRONE: PREMIO PINOCCHIO A BONAFEDE. MIRABELLI TUTELI POLIZIA PENITENZIARIA SEMPRE NON SOLO QUANDO FA COMODO

Roma, 3 settembre. “Premio Pinocchio al ministro della Giustizia Alfonso Bonafede che ha raggirato gli italiani promettendo che sarebbero prontamente rientrati in carcere i boss e i narcotrafficanti usciti dalle celle nei mesi scorsi grazie a una confusa circolare ministeriale. Il decreto con cui Bonafede avrebbe dovuto riportare dietro le sbarre i 223 pericolosi pregiudicati scarcerati si è rivelata una beffa se, come riporta un noto quotidiano italiano questa mattina, 112 boss sono rimasti tranquillamente al proprio domicilio, nonostante l’emergenza sanitaria sia ormai ininfluente. Bonafede ci spieghi questo ennesimo passo falso del ministero da lui guidato, ma anche il senatore piddino Franco Mirabelli non esce bene con la sua difesa d’ufficio di un esecutivo sempre più malandato e con il pretestuoso attacco al centrodestra. Chi ha consentito l’uscita dei boss mafiosi dal carcere è stato un Governo di cui è azionista il PD che avrebbe potuto sollevare il problema ma non l’ha fatto e che, mentre l’opposizione chiedeva in Aula le dimissioni di Bonafede, faceva quadrato intorno al Guardasigilli. Spiace anche che Mirabelli per giustificare la posizione indifendibile del suo partito tiri in ballo la Polizia penitenziaria, impegnata a sedare la rivolta nel carcere di Benevento. Vogliamo ricordare a Mirabelli che il Pd e il centro-sinistra in generale non hanno profferito una parola, in questi mesi, a tutela della Polizia penitenziaria dimenticata, emarginata e spesso messa sul banco degli accusati, né hanno sostenuto concretamente la riforma ineludibile del Corpo che la Lega ha tanto caldeggiato”.
Così in una nota il parlamentare della Lega Jacopo Morrone.

ufficio stampa Lega Romagna