Carim: la lente di Bankitalia anche su Fondazione (MF)

Il commissariamento della Cassa di Risparmio di Rimini, deciso in Bankitalia, potrebbe trasformarsi in boomerang anche per la Fondazione, che ne controlla il 70% del capitale. Perche’, “le gravi irregolarita’ nell’amministrazione, le violazioni normative, le gravi perdite patrimoniali e le gravi inadempienze nell’esercizio dell’attivita’ di direzione e coordinamento del gruppo bancario, con particolare riferimento alla controllata Credito Industriale Sammarinese” che hanno spinto il ministro dell’Economia a porre l’istituto in amministrazione straordinaria e a sciogliere immediatamente tutti gli organi con funzioni di amministrazione e di controllo, potrebbero avere ripercussioni sui vertici dello stesso ente di derivazione bancaria, che da sempre ne presidia l’operativita’.

Cosi’, se il presidente di Carim Giuliano Ioni, assieme ai vicepresidenti Bruno Vernocchi e Gianluca Spigolon e tutti gli altri consiglieri, hanno gia’ abbandonato il quartier generale dell’istituto di credito, si legge in un articolo di MF, non e’ detto che la stessa sorte non possa toccare anche a parte del Cda della Fondazione presieduta da Massimo Pasquinelli affiancato dal vice presidente Ripa Rinaldo. Ma siccome sotto la lente di via Nazionale ci sono proprio i rapporti delle banche italiane con quelle sammarinesi, ecco che una delle prime mosse dei commissari della Carim potrebbe essere quella dell’avvio del processo di vendita della controllata sul Monte Titano, il Credito Industriale Sammarinese. Un’operazione non facile da realizzare soprattutto perche’ non e’ semplice trovare un istituto creditizio disposto a rilevare asset nel mirino di Bankitalia. red/lab

fonte Borsa Italiana