Carlo Verdone in lacrime: “Ho ammirato Eleonora Giorgi per il suo coraggio”

Carlo Verdone non riesce a trattenere la commozione ricordando Eleonora Giorgi, morta oggi all’età di 71 anni. “Ha recitato con me nel film più importante della mia carriera, ‘Borotalco’, perché era il film in cui mi allontanavo dai personaggi e dovevo affrontare un personaggio unico”, ha detto l’attore e regista intervistato da SkyTg24.

Verdone ha ricordato il momento in cui conosciuto Giorgi, per scrivere su di lei il ruolo di Nadia: “Era una ragazza piena di vita, piena di entusiasmo, piena di energia, era luminosa e ho cercato, insieme al compianto Enrico Oldoini, di scrivere un soggetto dove avesse un bel ruolo, effervescente. Lei è stata molto importante per me perché ha interpretato nella maniera migliore quel personaggio e insieme abbiamo centrato l’obiettivo, abbiamo addirittura vinto cinque David di Donatello. Ricorderò di lei non soltanto la bravura sul set ma l’amicizia che mi ha sempre dato e l’affetto che mi ha sempre dimostrato”.

“Per me è stato molto duro perché riflettevo stamattina e mi chiedevo: ‘Ma chi è rimasto di quel film?’. Non è rimasto più nessuno, questa è la cosa che mi commuove ancora purtroppo perché ho perso tanti amici, non c’è rimasto un attore, non c’è rimasto nessun collaboratore”, ha detto Verdone, cedendo alla commozione. “E’ il tempo che corre in una maniera pazzesca. L’esser rimasto da solo mi dà un gran dolore, avrei voluto ancora qualcuno accanto a me per ricordare”, ha spiegato.

La malattia di Eleonora Giorgi
Carlo Verdone ha poi parlato della malattia di Eleonora Giorgi, il tumore al pancreas, e del modo in cui l’attrice ha deciso di affrontarla. “L’ho ammirata tanto quando l’ho vista nel pieno della sua malattia avere sempre un senso di pacatezza, di serenità, di dignità e questo è stato un grande esempio. Lei sapeva che cosa l’attendeva e aveva sempre un sorriso”, ha spiegato.

Eleonora Giorgi, ha raccontato Verdone, si è “mostrata con grande coraggio, dando un grande esempio a chi sta vivendo come lei quella malattia che non dà scampo. L’ha fatto con una dignità, con una forza emanando una filosofia verso la vita e verso la ‘non vita’ molto forte. Sicuramente chi ha il suo stesso problema avrà molto gradito sentire le sue parole, soprattutto vederla così tenace e forse ancora un po’ speranzosa, anche se sotto sotto sapeva che non c’erano grandi speranze. Io l’ho ammirata molto in questo, è stata molto coraggiosa.”

L’ultima volta che i due amici e colleghi si sono visti si trovavano su un treno Milano-Roma. Eleonora Giorgi, ha raccontato Verdone, “tossiva continuamente. Io ho pensato ai bronchi, non sapevo che fosse malata, quindi pensavo a una forma di raffreddore molto forte. Abbiamo parlato un po’, poi lei si è messa a guardare fuori dal finestrino”. Negli ultimi tempi però si scrivevano molti messaggi, gli ultimi risalivano a nove giorni fa. “Erano pieni di amore, di affetto e di ricordi”, ha detto l’attore e regista. Verdone ha poi spiegato che si erano parlati proprio quando lui aveva concluso le riprese dell’ultima stagione della sua serie ‘Vita da Carlo’. “L’altro giorno chiudendo la quarta stagione avevo una scena molto difficile e gliel’ho voluta dedicare. Ho detto: ‘Se mi viene bene è merito suo’. E m’è venuta bene. Gliel’ho detto e lei era molto felice”, ha detto con voce rotta.

La dedica di Carlo Verdone
All’amica e collega, Carlo Verdone ha anche dedicato un pensiero sui social network. “Grazie amore mio per essere stata la mia compagna in due film fondamentali per la mia e per la tua carriera. Saremo ricordati per tanto tempo ancora. Grazie per avermi dato la tua leggerezza, il tuo entusiasmo, il tuo sorriso e la tua preziosa amicizia”, ha scritto.

AdnKronos