Caro bollette: agricoltore sardo, “mia azienda al collasso”

(ANSA) – CAGLIARI, 10 OTT – “Nella mia azienda agricola ho
cinque contatori, non ho mai pagato una bolletta superiore ai
600 euro a contatore, proprio ieri mi è arrivata l’ultima: 1.100
euro, quasi il doppio. Così diventa davvero difficile andare
avanti”. A parlare è Simone Podda, 41 anni, titolare di
un’azienda ortofrutticola di Villaspeciosa (provincia del Sud
Sardegna) e responsabile di zona della Coldiretti, uno dei tanti
partecipanti all’incontro di questa mattina a Cagliari.
    “Prima – ricorda – il costo dell’energia incideva per circa
il 12 per cento sul bilancio aziendale, ora siamo arrivati al 20
e in qualche caso anche al 25”. Podda coltiva prevalentemente
prezzemolo, finocchi e cavolfiori in circa 15 ettari, oltre ad
altri trenta di seminati vari e il caro energia si aggiunge a
una serie di aumenti pesanti come quelli dei fertilizzanti,
degli agrofarmaci e di tutte le materie prime. “Con un fatturato
di circa duecentomila euro l’anno – racconta all’ANSA – se un
quarto se ne va in energia elettrica, è un rischio per la
sopravvivenza dell’azienda, che conta quattro dipendenti”.
    Ora l’ultima carta che resta all’agricoltore – studi in
ingegneria elettronica, un passato alla Saras e da cinque anni
titolare dell’azienda di famiglia – è il fotovoltaico. “Vorrei
avviare la trasformazione – spiega – e dotarmi di questa
tecnologia ma devo fare degli investimenti, come la sostituzione
di tutti gli impianti di irrigazione che devono essere adattati
a un ciclo diurno per sfruttare l’energia del sole”.
    Investimenti che costano e su cui non ci sono certezze e
soprattutto tempi rapidi. “Ho voglia di fare, di andare avanti e
costruire, ma – confessa – questi costi stanno diventando
insopportabili”. (ANSA).
   


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