Caro-carburanti: sciopero dei benzinai in Italia, ma sul Titano i distributori restano aperti Le uniche pompe di benzina in funzione nella penisola saranno quelle di San Marino. Almeno il 27 e il 28 luglio, quando i gestori dei distributori italiani metteranno i lucchetti agli impianti per aderire allo sciopero nazionale con cui contestano i prezzi ‘stellari’ di gasolio e super senza piombo. A infastidire i benzinai, si legge infatti in una nota, c’è “una politica commerciale aziendale che impone prezzi di vendita dei carburanti molto alti”. Scatta così lo sciopero indetto dal coordinamento nazionale unitario della Federazione autonoma italiana benzinai Confesercenti e della Federazione gestori impianti carburanti e affini (Fegica) Cisl “per rispondere alla ‘blindatura’ del governo, all’interno del decreto sulla manovra, di un articolo sulla distribuzione carburanti”. Secondo le sigle, infatti, l’esecutivo di Roma colpisce i benzinai a tutto vantaggio dei petrolieri. “Noi restiamo aperti”, fanno sapere dal distributore Tamoil di Fiorina. Risposta fotocopia da tutti gli altri gestori interpellati: l’Api di Faetano, la Erg di Murata, la Shell di Acquaviva e l’Agip di Dogana. Da piazza Tini, collocata immediatamente dopo il confine e ghiotta opportunità per gli italiani che si troveranno con la spia della riserva accesa, non si aspettano però un ‘boom’ di vendita: “Non penso ci sarà un flusso diverso dal solito”, fanno sapere. Se i benzinai non si ‘alleano’ ai cugini di oltre confine, insomma, non è certo per opportunismo.
La Tribuna