Istituto per la sicurezza sociali e sindacati a confronto. Al centro la Casa di riposo La Fiorina che ha recentemente accolto anche gli ospiti della Casa di riposo di Cailungo. Nell’incontro i rappresentanti della Csu hanno messo in luce alcune difficoltà «nella gestione della struttura e nella organizzazione del lavoro, anche su segnalazione degli stessi familiari – dicono – Si riscontrano difficoltà in primo luogo per l’insufficienza del personale rispetto alla complessità dei servizi da assicurare agli ospiti, in parte dovute anche alle diverse modalità di approccio al servizio tra il personale della struttura pubblica e quello della struttura privata». Ciò rende necessaria «una maggiore integrazione e armonizzazione tra gli stessi operatori». Un ulteriore elemento sollevato, è relativo alla questione del personale transfrontaliero, «che ad oggi ci ha permesso e ci permette di gestire questa fase transitoria della unificazione delle due strutture; ciò che ci preoccupa è quello che potrà succedere nel momento in cui tali lavoratori non saranno più in organico (in quanto non è stato possibile stabilizzarli). Ci chiediamo quale sarà il modello organizzativo una volta che la situazione andrà a regime». In generale, il sindacato ha chiesto di essere maggiormente coinvolto nell’organizzazione del lavoro. La dirigenza dell’Iss, da parte sua, «si è impegnata a verificare le segnalazioni fornite dalle organizzazioni sindacali in merito alla gestione dei pasti, l’adeguatezza del personale, e altri aspetti organizzativi». Il Resto del Carlino
