Casalesi nelle Marche. Sequestrati 14 appartamenti

Non è la prima volta che gli interessi dei Casalesi si estendono alle Marche, già interessate da indagini sul riciclaggio di denaro sporco in immobili e terreni della riviera del Conero.

Due palazzine di 14 appartamenti più garage, nella disponibilità di un prestanome del noto clan cammoristico, è stata posta sotto sequestro a Cerreto d’Esi (Ancona), un comune di 4 mila abitanti della cintura industriale di Fabriano.

Il sequestro preventivo e’ stato disposto dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, nell’ambito di un’inchiesta su Carmine Diana, 56 anni, un personaggio considerato contiguo alla fazione dei Casalesi guidata da Francesco Bidognetti, boss in carcere da anni. Stando a quanto si e’ appreso, le due palazzine sono ancora disabitate: gli appartamenti erano in vendita. Non risulta però, almeno secondo le prime informazioni, che Diana abbia mai vissuto in paese.

Nei giorni scorsi, la Dda partenopea ha fatto sequestrare da carabinieri e Guardia di finanza immobili riconducibili a Diana per un valore di 15 milioni di euro, oltre a polizze assicurative e conti correnti bancari e postali. I provvedimenti sono stati eseguiti in Campania, Lombardia, Lazio, Piemonte, Emilia Romagna, Veneto, Sicilia, Umbria e Marche, a Cerreto, con i sigilli apposti ad due palazzine costruite attorno al 2001.

Resto del Carlino