Nasconde due lamette sotto la lingua e semina il panico ai Casetti, riuscendo a ferire un agente della polizia penitenziaria. Una scena ripetuta per due volte, domenica sera e ieri mattina. L’autore della violenza è un detenuto di origini tunisine, arrestato per droga. Tutto inizia dopo le 23 quando l’infermiera dell’Ausl passa per somministrargli un calmante in gocce. L’uomo ne chiede altre e di fronte al rifiuto perde la testa. Sradica la tv, la getta a terra e ingoia una manciata di vetri. Appena intervengono due agenti per bloccarlo il tunisino estrae da sotto la lingua una lametta e la punta alla giugulare di un poliziotto, riuscendo ad allontanarsi e a barricarsi nel gabbiotto della guardia di sorveglianza.
Gli attini sono concitati, gli agenti cercano di farlo ragionare e finalmente si arrende. Il detenuto viene portato subito al pronto soccorso per via dei vetri ingeriti, ma dagli esami non risulta nulla. Una semplice finta. La stessa scena si ripete anche ieri mattina, quando un altro agente passa dalla sua cella. L’uomo balza dal letto e tira fuori dalla bocca un’altra lametta. Il poliziotto regisce e lo allontana con la mano, rimanendo ferito all’arto. Il tunisino si trova adesso rinchiuso in isolamento. Il poliziotto, invece, è ricoverato nel reparto di malattie infettive per una profilassi di 28 giorni. L’ennesimo caso per cui il Sappe lancia l’allarme. Secondo il sindacato della polizia penitenziaria «è ormai un bollettino di guerra», e ieri si è svolta la manifestazione davanti al provveditorato regionale e una delegazione di tutte le organizzazioni sindacali è stata ricevuta dai vertici regionali per affrontare il problema.
Il Resto del Carlino
