Riceci, il caso discarica Altolà di Topi: “Ma il piano B non sarà mica un inceneritore?”
L’esponente di Art. 1 mette le mani avanti e aggiunge: “Basta sudditanza con Marche Multiservizi”. Aggiunge l’ex sindaco di Petriano, Passeri: “Basta arroganza. Noi non siamo in vendita”.
Va detto, altrimenti i lettori non si orientano, che Marche Multiservizi è un socio, ed anche di peso, dell’associazione industriali. Di peso perché il contributo va sulla scorta sia del fatturato che sul numero di dipendenti. Il tutto tralasciando il problema della viabilità perché si calcolano circa venti camion al giorno di rifiuti nel caso in cui la discarica fosse realizzata.
Detto questo scende in campo Articolo Uno. “Dì qualcosa di sinistra” è la famosa battuta di Nanni Moretti. Che in sostanza è quello che dice Marinella Topi, un po’ a se stessa e al suo partito, ma soprattutto agli altri. Tanto da arrivare a dire che “condividiamo completamente quanto detto dall’assessore regionale Stefano Aguzzi (di centrodestra, ndr) una volta per tutte: le gravissime criticità di gestione dei rifiuti nella nostra provincia e per affermare che, in base alle norme vigenti la discarica di Riceci non si può fare”. Ed aggiunge: “Forse è mancato e manca a noi della sinistra il coraggio di affrancarci dalla sudditanza verso Marche Multiservizi”.
Sulla scorta delle prese di posizione “della Regione, dei Comuni e dei partiti occorre che la Provincia rigetti il progetto della discarica perché non conforme”. Un attacco al sistema-stuoino, ma Marinella Topi aggiunge anche un’altra cosa sul cosiddetto piano B-rifiuti “da presentare dopo le elezioni e non vorremmo che il topolino partorisse l’elefante e al posto della discarica ci ritrovassimo con un bell’inceneritore”. Quindi chiarisce: “Gli addetti ai lavori lo sanno che la quantità di rifiuti prodotti nella nostra Provincia non è sufficiente perché l’impianto si sostenga sul piano economico-finanziario”. Quindi aggiunge, per non diventare una provincia pattumiera “che ognuno si fa carico dei rifiuti che produce”. Quindi affronta il problema dell’emergenza perché “le nostre discariche sono state riempite con i rifiuti provenienti da altre regione per fare cassa“.
Articolo Uno chiede: 1) fornire i dati dei rifiuti arrivati negli ultimi anni; 2) tipo e provenienza; 3) gli importi incassati. Quindi un piano “per il futuro con discussione trasparente, scientifico e senza subire l’influenza delle lobby”.
Sulla discarica di Riceci torna anche l’ex sindaco di Petriano Domenico Passeri che dice che sia Rossini di San Marino che Tiviroli “ostentano un misto di sicurezza e arroganza e quando parlano di diritto. Io rispondo: diritto di che cosa, diritto su chi? Il diritto di vivere l’abbiamo noi cittadini di questo territorio che è molto maggiore del diritto di fare una discarica finalizzata solamente a coniare denaro”. Dopo aver ribadito “che noi non siamo in vendita”, Domenico Passeri aggiunge che “la discarica sarebbe un mostro devastante per questa vallata da tutti riconosciuta come una delle più belle della Regione”. Quindi l’ex sindaco tesse le lodi e le risorse non solo paesaggistiche dell’area, la mancanza delle distanze necessarie per legge, per concludere ringraziando gli imprenditori illuminati. Corriere Adriatico