Un viaggio fatto di visioni e tracce ‘energetiche’, quello che Craig Warwick, il sensitivo inglese che collabora anche con l’Fbi, ha fatto nei giorni scorsi a Ca’ Raffaello, ripercorrendo quello che sostiene sia stato il tragitto di Guerrina nell’ultimo giorno della sua vita, seguito dalle telecamere di ‘Parliamone… sabato» di Rai Uno. La famiglia della donna scomparsa chiede ora alla Procura di Arezzo di scavare nella zona indicata da lui. Ma intanto proprio oggi si deciderà il destino di padre Gratien Alabi, unico imputato in Corte d’Assise per l’omicidio della casalinga. Una sentenza che arriverà proprio il giorno del compleanno di Guerrina.
Sul caso della donna scomparsa il 1° maggio del 2014, Warwick era già intervenuto, ma questa volta su richiesta dei familiari ha deciso di andare direttamente a Ca’ Raffaello. Ha percorso una stradina sterrata in salita, al termine della quale c’è un vecchio rudere. Lì, secondo lui, è arrivata Guerrina e non è mai andata via. L’inglese fornisce una versione dei fatti, diversa da quella degli inquirenti. «Guerrina – dice – si preparava a lasciare il marito e il giorno della sparizione se n’è andata su un’auto grigia con due persone a bordo. Uno era padre Gratien e l’altro un amico di lui». Secondo la ‘visione’ di Warwick, Guerrina in quel momento è felice. Si è messa elegante, si spinge a dire che ha un paio di orecchini e un bracciale che non usava mai. Ma anche un paio di scarpe di ricambio. Sapendo di andare in un luogo impervio, doveva togliersi i tacchi alti. La donna percorre dunque il viottolo fino in cima, dove c’è il rudere. «Ma lì dentro – dice il sensitivo indicando la casa diroccata – c’è un’energia cattiva…». Secondo lui «Guerrina non era incinta». Ma è convinto che la donna abbia visto qualcosa che non doveva vedere e che lì stia il movente della sua morte. «Lei ha visto qualcosa – aggiunge – ha visto dei soldi su un tavolo, era anche gelosa di un’altra donna che c’era, ma il problema era che aveva visto i soldi e ha fatto troppe domande». Quindi indica un’area dove gli investigatori dovrebbero cercare». Intervenuto in trasmissione, lo zio di Guerrina, Silvano, parla del dolore che sta vivendo tutta la famiglia. «La nostra priorità è portare a casa Guerrina, e questo ci porta a credere un po’ a tutti. Attraverso il nostro avvocato, chiederemo alla Procura di fare questi scavi dove dice Warwick, di mettersi in contatto con lui».
Intanto padre Gratien si sta preparando alla sentenza che oggi deciderà della sua sorte. Il pubblico ministero ha chiesto una condanna a 27 anni di carcere, 30 le parti civili. Il Resto del Carlino
