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  • Caso Guerrina. Padre Gratien Alabi è ai domiciliari in un convento a Roma

    GratienIl frate congolese, imputato nel processo in corte d’Assise ad Arezzo per omicidio volontario, nel giallo di Guerrina Piscaglia, è uscito ieri alle 7.30 dalla cella di Arezzo. Con se’ aveva due borsoni, con libri e vestiti. Il frate è salitosu un furgone della polizia penitenziaria ed è arrivato alle 10 al convento dei premostratensi a Roma. Qui il frate sconterà gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. Ad attendere il religioso all’ingresso del convento, c’era l’abate generale padre Thomas, che lo ha accolto con un caloroso abbraccio, gli avvocati Francesco Zacheo e Riziero Angeletti, il consigliere congolese Osango Benjamin e i tecnici Telecom che all’arrivo, gli hanno applicato la cavigliera elettronica, lo strumento che controllerà tutti gli spostamenti del religioso.