Caso Guerrina Piscaglia. L’ordine del Prefetto di Arezzo: ”cercatela!”. Nei prossimi giorni il via alle nuove battute in Valmarecchia

Padre-Gratien-AlabiFra pochi giorni si tornerà a cercare Guerrina Piscaglia a Ca’ Raffaello e in alta Valmarecchia. Lo ha deciso la Prefettura di Arezzo, che porterà a termine la richiesta fatta dal commissario straordinario del governo per le persone scomparse, il prefetto Vittorio Piscitelli, la scorsa settimana. Nella missiva, Piscitelli prende atto che è in corso un procedimento penale in Corte d’Assise a carico del religioso padre Gratien Alabi, unico indagato per omicidio e occultamento e distruzione di cadavere.
Il commissario ministeriale chiede «aggiornamenti sulle ricerche» e di valutare «l’opportunità di tornare nuovamente a svolgere battute più mirate per ritrovare il corpo della donna, interessando le unità cinofile specializzate in ricerca di cadaveri o resti umani». Da qui la scelta di tornare a scandagliare boschi, fiumi, pozzi, case del paese in cui Guerrina Piscaglia è sparita nel nulla il 1° maggio di due anni fa. Anche i familiari di Guerrina erano pronti per battere la zona alla ricerca di tracce. «Ma la Prefettura ha già detto che svolgerà nuove indagini –dice l’avvocato della famiglia Alessandrini, Nicola Detti – entro la prossima settimana, al massimo i primi di giugno. Per questo abbiamo deciso di aspettare». Dopo due anni, forse di Guerrina è rimasto ben poco, ma i familiari chiedono di poter almeno piangere sulla sua tomba. La zona nel mirino degli agenti è Cicognaia. Guerrina, il pomeriggio del 1° maggio era diretta in canonica, e sembra che l’ultimo avvistamento sia stato quello del postino del paese, seduta sul muretto della chiesa. Forse la donna doveva incontrare qualcuno e magari salire in macchina diretta verso Cicognaia. Non si escludono battute di ricerca anche nell’area circostante di Ca’ Raffaello, a Santa Sofia, San Gianni e Sestino. Gli investigatori sono convinti che la donna sia stata uccisa dal prete lungo la strada principale di Ca’ Raffaello. E che il religioso abbia poi successivamente nascosto e distrutto il corpo. Padre Gratien intanto, attende venerdì una nuova udienza in tribunale. Ci sarà il contro esame del testimone Mirco Alessandrini, marito di Guerrina, e verrà ascoltato anche il vicario della diocesi di Arezzo, Giovacchino Dallara. Slitta invece al 13 giugno la decisione del Riesame di rimandare in carcere il religioso, lasciarlo ai domiciliari nel convento di Roma, oppure rimetterlo in libertà. Il Resto del Carlino