È partito addirittura dalla provincia di Firenze, per venire a verificare le sue ‘sensazioni’. Il rabdomante Antonio Sordi è venuto a controllare di persona, guidato solamente dal suo pendolo, dove si trova il cadavere di Guerrina Piscaglia, la casalinga sparita da Ca’ Raffaello il 1° maggio 2014.
In una casa di campagna abbandonata, sotto un loggiato, a Piandimeleto (nel Montefeltro), a un metro di profondità il rabdomante toscano è sicuro: «Qui sotto sarebbe nascosto il corpo di Guerrina». Seguendo le oscillazioni del suo pendolo Sordi ha prima ristretto il campo di indagini facendolo muovere e interrogandolo sopra una cartina, poi una volta arrivato sul posto ha usato tre tecniche per identificare il punto preciso: si è servito di un rametto di ulivo, poi di due pezzi di fil di ferro e infine ha usato il suo pendolino di fiducia. La risposta è stata univoca: al centro di quel loggiato, tra lamiere arrugginite e vecchi bancali accatastati, sarebbe stato nascosto il corpo di Guerrina. Ma il rabdomante aretino può chiedere di più: contando le oscillazioni ha addirittura stabilito la profondità del terreno dove si troverebbe il cadavere, proprio come fa per cercare l’acqua.
«In questo punto, un metro, massimo un metro e venti qui sotto – dice sicuro Sordi – ho delle strane sensazioni che provengono da qui». Poi da esperto ex-muratore batte con un bastone di legno sulla superficie che sta calpestando: «Qui sotto c’è uno spazio vuoto. Forse una cisterna? Una cantina? Ora non abbiamo il permesso di scavare, ma se gli inquirenti volessero, in poco tempo potrebbero aprire un varco e vedere cosa c’è sotto».
Mentre Sordi fa gli ultimi controlli, emerge anche un particolare inquietante: a pochi passi dal punto indicato dal pendolo, forse in una stalla per animali da cortile, spunta una scarpa da donna bianca. Mariarosa Ricci, zia del marito di Guerrina, non sa dire se si tratti di quella della nipote acquisita. Ora la palla passa agli inquirenti.
