Caso San Marino RTV. Necessario un immediato cambiamento per il nostro servizio pubblico. … di Marco Severini

San Marino RTV si trova a un bivio decisivo: continuare su un percorso insostenibile, che la vede elefantiaca e dipendente dallo Stato, oppure scegliere la via del rinnovamento, sganciandosi dalla RAI e diventando finanziariamente autonoma. Questa decisione importante spetta all’attuale governo e, in particolare, a coloro che sono responsabili dell’Informazione e delle Telecomunicazioni. È il momento di agire con visione e coraggio, per trasformare San Marino RTV in un’istituzione moderna e autosufficiente, capace di servire realmente il paese senza gravare ulteriormente sulle finanze pubbliche.

La crisi economica che ha colpito San Marino RTV non riguarda solo un disavanzo di bilancio, ma riflette un fallimento più profondo nella gestione dell’emittente pubblica, incapace di servire efficacemente e in modo sostenibile il paese e i suoi cittadini. Le ultime perdite, che ammontano a quasi 2 milioni di euro nel bilancio 2023, si sommano al consistente finanziamento pubblico annuale, proveniente sia dall’Italia che da San Marino, che viene erogato a fondo perduto. Questa situazione rappresenta un campanello d’allarme che non possiamo più ignorare, poiché questi fondi vengono prelevati direttamente dalle nostre tasche con le tasse che noi paghiamo, aggravando ulteriormente le finanze pubbliche e incidendo sulla vita quotidiana dei cittadini.

È giunto il momento di affrontare questa situazione con decisione e trasparenza, ma soprattutto con un piano strategico che guardi al futuro. Non possiamo permettere che San Marino RTV continui a essere un peso per i cittadini, i quali non devono pagare con le loro tasse gli errori di gestione del passato, ma al contrario l’emittente deve diventare finanziariamente autonoma, attraverso una profonda ristrutturazione che riduca i costi e ottimizzi le risorse.

Uno degli aspetti più critici di questa riforma sarà l’adozione delle nuove tecnologie.

Queste possono trasformare completamente il modo in cui San Marino RTV opera, abbattendo i costi di gestione e migliorando l’efficienza. Dall’uso di piattaforme digitali per la distribuzione dei contenuti, all’adozione di strumenti automatizzati per la produzione e la trasmissione, le tecnologie moderne e l’uso dell’intelligenza artificiale offrono soluzioni che possono ridurre drasticamente le spese senza compromettere la qualità del servizio.

Ma la ristrutturazione non deve essere solo tecnologica. È necessario affrontare anche la questione del personale in eccesso.

Invece di ricorrere a tagli brutali, si potrebbero esplorare soluzioni più umane e sostenibili, come accordi con la vicina Italia per gli italiani e con la Segreteria al Lavoro di San Marino per i sammarinesi. Questi accordi potrebbero prevedere programmi di prepensionamento per i lavoratori più vicini all’età pensionabile e il reimpiego per quelli che non lo sono, garantendo così una transizione più morbida per tutti.

È fondamentale che San Marino RTV torni a concentrarsi sulla sua missione originaria: essere un servizio pubblico al servizio del paese. Questo significa abbandonare un modello generalista che fatica a riempire gli spazi tra un telegiornale e l’altro, per diventare una televisione più istituzionale. Una RTV che promuova la cultura e le istituzioni sammarinesi non solo all’interno dei confini, ma anche all’estero.

La sopravvivenza di San Marino RTV non dipende solo dal risanamento dei conti, ma da una visione chiara e coraggiosa per il futuro.

Un futuro in cui l’emittente non dovrà più dipendere dai fondi statali, ma sarà in grado di autofinanziarsi grazie a una gestione più oculata delle risorse e a una programmazione che risponda realmente ai bisogni del paese.

È il momento di abbandonare i modelli che si sono dimostrati inefficaci e di costruire una RTV che sia davvero al servizio di San Marino e dei suoi cittadini.

Questo cambiamento potrebbe avvenire anche attraverso una eventuale vendita al miglior offerente dell’attuale struttura, con l’obiettivo di creare un’altra nuova televisione che sia istituzionale e promozionale, in grado di rappresentare e promuovere l’identità e le eccellenze del paese in maniera efficace e sostenibile.

Una RTV rinnovata dovrebbe concentrarsi sul far conoscere San Marino al mondo, supportare gli imprenditori locali migliorando la loro visibilità e attrattività per gli investimenti, e promuovere il settore turistico, realizzando così un vero servizio pubblico che risponda alle reali esigenze del paese. 

Marco Severini – direttore GiornaleSM

  • Le proposte di Reggini Auto