Caso Siri. Dall’Espresso: ”Conclusione degli ispettori: il mutuo di Siri è fuorilegge sotto tutti i profili”

Dal settimanale L’ESPRESSO del 28 luglio 2019

Anche le verifiche della BAC sulla capacità di Siri di restituire il prestito si basano sul suo stipendio politico. Siri ha presentato una dichiarazione dei redditi da cui risulta che le sue attività di imprenditore, quelle sopravvissute alla bancarotta, gli rendono solo 2.000 euro al mese. Alla banca però deve restituire 8.000 euro al semestre per il primo triennio e ben 9.167 euro al mese per i successivi 7 anni.

Quindi Siri manda a San Marino la sua busta paga di senatore: tra stipendio ed indennità parlamentare sui 15.000 euro al mese che si aggiungono ad altri 5 mila euro mensili previsti come affitti futuri della palazzina di Bresso.

Gli inquirenti osservano però che la paga del parlamentare è legata all’effettiva durata della carica, che è sempre incerta: il politico può perdere la poltrona alle successive successive, magari anticipate. Mentre gli affitti della palazzina non spettano a lui ma alla figlia.

Conclusione degli ispettori: il mutuo di Siri è fuorilegge sotto tutti i profili.