Caso Stefanelli, Le offrono 30.000 euro. Lei rifiuta.

Caso Stefanelli, lo Stato avanza un’offerta di 30mila euro a Sylviane Stefanelli per chiudere ogni strascico. La donna, condannata nei primi anni Novanta per il reato di associazione a delinquere ?nalizzata alla truffa in un processo che la Corte dei diritti europea de?nì ingiusto, riuscì ad ottenere nel 2007 la revisione del processo.

Condannata anche nell’ambito del secondo processo, la donna ha sempre lamentato di non essere stata mai ascoltata dai giudici nemmeno nel corso del secondo dibattimento. Da allora, manifesta il suo dissenso: prima in Consiglio, poi sulla superstrada e pochi giorni fa anche di fronte al tribunale unico: questo anche perché, chiesto il dissequestro del suo conto corrente fermo dai tempi dell’istruttoria, e ottenutolo, non vi ha trovato dentro nulla.

La somma era stata “ritirata” poco tempo prima dalla compagna del co-imputato nel primo processo. Questo, senza che la Stefanelli se ne accorgesse: il tribunale non lo aveva comunicato alla diretta interessata.

Ora, di fronte alle continue manifestazioni di dissenso e di fronte alle tante richieste di chiarimenti rivolte dalla donna allo Stato, la segreteria alla Giustizia le ha presentato un’offerta in denaro, pari a 30mila euro.

Sylviane ha ri?utato con un piccata raccomandata inviata al segretario alla Giustizia Augusto Casali, nella quale elenca le voci di spesa di vent’anni di lotta in tribunale. “Fatemi un processo se non volete riconoscermi il mancato guadagno a causa di clamorosi errori – si legge -: è un mio diritto fondamentale avere la possibilità di difendermi”.

San Marino Oggi