Castel d’Alfero, viaggio nel passato nel borgo dimenticato tra l’arte delle castagne e i sapori dell’Appennino

Un viaggio indietro nel tempo, in un borgo quasi disabitato dove si custodisce l’antica arte di essiccare le castagne. È la proposta della DMC dei Percorsi del Savio per domenica prossima, 30 novembre: una visita guidata a Castel d’Alfero, enclave del comune di Sarsina, per riscoprire storie e sapori dimenticati dell’Appennino romagnolo. Protagonista della giornata sarà Emanuele Bernabini, uno dei due soli abitanti, che aprirà le porte del suo antico essiccatoio.

L’iniziativa, come annunciato in un comunicato dalla DMC dei Percorsi del Savio che gestisce la promozione turistica della vallata, mira a offrire un tuffo autentico nelle tradizioni della Romagna di una volta. Al centro dell’esperienza c’è Castel d’Alfero, un borgo carico di storia a pochi chilometri da Alfero. Antico ‘Castrum’ fortificato già dopo l’anno Mille, nel corso del XII e XIII secolo fu conteso da potenti famiglie come i Guidi e i Della Faggiola, prima di essere donato nel 1259 al Vescovo di Sarsina e trasformarsi poi in borgo rurale.

A fare da Cicerone in questo luogo fuori dal tempo sarà il suo ‘genius loci’, Emanuele Bernabini. Spaccapietre di professione, Emanuele porta avanti con passione una tradizione quasi perduta: l’essiccazione delle castagne, un tempo risorsa preziosa per il sostentamento degli abitanti della montagna. Oggi, quella pratica di sopravvivenza è diventata per lui una storia da raccontare e valorizzare. Oltre all’essiccatoio, ha allestito anche un mulino per la macinatura, completando il ciclo che trasforma il frutto del bosco in farina, un prodotto versatile e naturalmente privo di glutine.

Il programma della giornata prenderà il via alle 10:00 con una visita guidata al borgo in compagnia della guida ambientale escursionistica Alessia Ghirardi. Seguirà l’incontro con Emanuele Bernabini, che mostrerà l’essiccatoio e darà una dimostrazione della battitura a mano delle castagne, per poi visitare il mulino. L’esperienza, della durata complessiva di circa cinque ore, si concluderà in un locale del vicino centro di Alfero con un pranzo-degustazione a base dei prodotti del bosco: crostino ai funghi porcini, primo piatto ai porcini o al ragù e un dolce preparato con farina di castagne.

La quota di partecipazione è di 35 euro a persona e la prenotazione si effettua online all’indirizzo bit.ly/casteldalfero. Per informazioni e dettagli è possibile contattare l’Ufficio Turistico IAT di Cesena allo 0547 356327. Un’occasione per sostenere un turismo lento e consapevole, che valorizza il patrimonio di un territorio che ha ancora molto da raccontare.