Scoppia la polemica per un post di Ilaria Salis a commento della tragedia nel Veronese, con la morte dei tre carabinieri nell’esplosione del casolare sotto sgombero. “In questi giorni, la crisi abitativa e la povertà crescente in Italia sono tornate drammaticamente al centro della scena, da Sesto San Giovanni a Castel d’Azzano. Alla radice di quei gesti disperati e terribili c’è una questione sistemica: la negazione di un diritto fondamentale, che genera sofferenza e disagio in fasce sempre più ampie della popolazione” commenta l’europarlamentare di Avs, presentando sui social l’evento ‘Popular Assembly for Housing Justice: Homes for People, Not for Profit’, organizzato insieme alle delegazioni francesi, portoghesi, spagnole, svedesi e tedesche del gruppo The Left.
“E se la politica continuerà a non affrontare le cause profonde di questa crisi, dovrà considerarsi corresponsabile, insieme a quel capitalismo che ha trasformato la casa da bene essenziale a bene speculativo, di ciò che di orribile accade. E dovrà assumersene la responsabilità politica” sottolinea ancora Salis, concludendo: “Perché avere la sicurezza di un tetto sopra la testa non può essere un privilegio di classe: è condizione essenziale per una vita dignitosa e felice”.
Scoppia la polemica per un post di Ilaria Salis a commento della tragedia nel Veronese, con la morte dei tre carabinieri nell’esplosione del casolare sotto sgombero. “In questi giorni, la crisi abitativa e la povertà crescente in Italia sono tornate drammaticamente al centro della scena, da Sesto San Giovanni a Castel d’Azzano. Alla radice di quei gesti disperati e terribili c’è una questione sistemica: la negazione di un diritto fondamentale, che genera sofferenza e disagio in fasce sempre più ampie della popolazione” commenta l’europarlamentare di Avs, presentando sui social l’evento ‘Popular Assembly for Housing Justice: Homes for People, Not for Profit’, organizzato insieme alle delegazioni francesi, portoghesi, spagnole, svedesi e tedesche del gruppo The Left.
“E se la politica continuerà a non affrontare le cause profonde di questa crisi, dovrà considerarsi corresponsabile, insieme a quel capitalismo che ha trasformato la casa da bene essenziale a bene speculativo, di ciò che di orribile accade. E dovrà assumersene la responsabilità politica” sottolinea ancora Salis, concludendo: “Perché avere la sicurezza di un tetto sopra la testa non può essere un privilegio di classe: è condizione essenziale per una vita dignitosa e felice”.
Levata di scudi di Forza Italia: “Parole indegne”
Ma contro il post si registra una vera e propria levata di scudi, soprattutto da parte di esponenti di Forza Italia. “Parole orribili, inaccettabili, indegne. Ilaria Salis dovrebbe vergognarsi e chiedere scusa” attacca la vicepresidente del Senato, Licia Ronzulli, che aggiunge: “giustificare la strage di carabinieri a Verona, accusando di corresponsabilità la politica, quasi comprendendo chi fa esplodere una palazzina, è uno schiaffo alla verità, alla memoria delle vittime e a chi ogni giorno serve lo Stato. Trasformare morte e distruzione in un dibattito sul disagio sociale significa essere complici morali. C’è un limite che non si può oltrepassare, a maggior ragione da chi dovrebbe rappresentare le istituzioni: quello del rispetto per la vita e per la legalità. Minimizzare la violenza, spostando l’attenzione altrove, rivela il livello di una persona che la legalità non sa neanche dove sta di casa. Chi ha salvato la Salis nel Parlamento europeo è altrettanto complice di queste affermazioni”.
Anche il presidente dei senatori di FI, Maurizio Gasparri, definisce “vergognose le dichiarazioni di ieri di Ilaria Salis, secondo cui la strage dei carabinieri a Verona sarebbe ‘figlia della disperazione’, e in qualche modo riconducibile a una presunta corresponsabilità politica, parole che rappresentano la persona che è. Chi ha scelto di candidare una persona capace di questo orrore e di raggiungere questo livello di irresponsabilità, una persona che diventa un ‘cattivo maestro’ capace di generare altro orrore e altra violenza, ha una responsabilità gravissima” conclude Gasparri.
“Le parole di Ilaria Salis sulla morte dei tre carabinieri uccisi in provincia di Verona, durante un’operazione di sgombero, sono vergognose e inaccettabili. Domani si svolgeranno i funerali a Padova ed è tempo di silenzio, preghiera, rispetto. Non di propaganda” scrive Mariastella Gelmini su X.
Lei replica: “Le mie parole strumentalizzate, la morte di tre persone mi addolora. Ribadisco, la politica deve assumersi la propria corresponsabilità”
Pronta arriva la replica dell’eurodeputata di Avs: “Come spesso accade, è in corso una campagna d’odio promossa dai soliti giornali, se così vogliamo definirli, e rilanciata dalle forze politiche di destra di questo povero Paese, che meriterebbe ben altro dibattito. Mi vengono attribuite, con tanto di virgolettati, frasi mai dette e concetti mai espressi. Il contenuto di un mio post è stato strumentalizzato in modo indecente e usato per incitare centinaia di utenti, molti dei quali profili fake e a libro paga, a invadere i miei social vomitando odio e stupidità. Questa, a quanto pare, è la loro idea di free speech. Ribadisco quanto ho detto: quella di Castel d’Azzano è un dramma, una tragedia. E sì, la morte di tre persone mi addolora, ed esprimo la mia vicinanza umana alle famiglie delle vittime. Non sarebbe dovuto accadere. Ma ribadisco anche che la politica deve assumersi la propria corresponsabilità e affrontare le cause profonde del disagio. Se vi offendete, o sentite il bisogno di attaccare chi lo dice, è perché in fondo avete la coscienza sporca: per voi, chi si trova in difficoltà economiche, chi prova a sopravvivere ai margini di questa società ingiusta, chi è povero, non merita una casa. Perché, per voi, gli interessi economici e la proprietà privata vengono prima dei bisogni delle persone. Ma non avete il coraggio di ammetterlo”.
Rai News